07/05/2024 di redazione

Sam Altman chiama “stupido” Gpt-4 e promette un Gpt-5 “concretamente migliore”

Il fondatore di OpenAI ha parlato alla Standford University, ribadendo il concetto di miglioramento continuo dei modelli di intelligenza artificiale generativa. I costi? Non sono il suo primo pensiero

In confronto a Gpt-5, Gpt-4 sembrerà uno stupido. Parole di Sam Altman, fondatore e amministratore delegato di OpenAI, che durante un incontro alla Stanford University ha rimarcato un concetto già espresso altre volte: l’intelligenza artificiale generativa è ancora imperfetta e i suoi futuri progressi faranno sembrare presto obsolete le tecnologie attuali. Altman ha ammesso che Gpt-4 “è il modello più stupido che mai dovrete usare” e che addirittura “fa un po’ schifo”, almeno se confrontanto con quello che sarà Gpt-5, un modello “davvero buono, concretamente migliore”.

Il fondatore di OpenAI ha giustificato la scelta di lanciare sul mercato tecnologie imperfette come Gpt-4 e i precedenti modelli: “È importante consegnare tempestivamente e frequentemente, e crediamo nello sviluppo iterativo”, ha detto. Alla domanda su quanto costerà sviluppare nuovi modelli, considerando le crescenti necessità di calcolo e memoria necessarie per il training, Altman ha risposto in modo vago e scherzoso, ammettendo che probabilmente in OpenAI lavorano persone più orientate al business e preoccupate dei costi di quanto non sia lui.

Quali saranno le future abilità di Gpt-5, quanto si avvicinerà al traguardo teorico di una intelligenza artificiale forte o generale (Artificial General Intelligence, Agi) capace di ragionare in modo autonomo e completo quanto un cervello umano? Possiamo azzardare la previsione che sarà non solo un modello più sofisticato nel ragionamento ma anche più evoluto dal punto di vista della multimodalità: potrebbe, forse, includere le capacità di generazione video di Sora, che nel frattempo si saranno evolute a loro volta.

Se queste sono semplici speculazioni, possiamo però notare gli avanzamenti (evidenziati dalla stessa OpenAI) di Gpt-4 rispetto al predecessore Gpt-3.5 e ipotizzare un salto evolutivo ancor più ampio. Gpt-4 ha migliorato innanzitutto la qualità dell’output testuale, avendo il 40% di probabilità in più di dare risposte fattuali e l’82% di probabilità in meno di dare risposte non pertinenti. Inoltre, grazie all’allenamento supervisionato e all’integrazione dei feedback umani (anche quelli degli utenti), Gpt-4 è stato migliorato dal punto di vista della sicurezza, informatica e non. Altri avanzamenti riguardano le capacità di ragionamento e la creatività (per esempio nella generazione di testi letterari, slogan pubblicitari o canzoni).

Possiamo anche ipotizzare che, con il debutto del futuro Gpt-5, i precedenti modelli (o almeno Gpt-4) continueranno a restare sul mercato, consentendo a OpenAI di differenziare l’offerta e il tariffario. È quello già oggi accade con la proposta della versione “Turbo” di Gpt-4, fruibile solo in abbonamento. Inoltre è probabile che i modelli di non ultima generazione continueranno a essere aggiornati e migliorati. Un paio di mesi fa sia Gpt-4 sia Gpt-3.5 hanno integrato la capacità di ascolto e lettura: premendo l’icona del microfono nell’interfaccia della chat è possibile formulare domande e ottenere risposte scegliendo tra cinque voci diverse. 

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