10/05/2024 di redazione

Sanità 4.0,Gruppo Teoresi allarga il raggio d’azione nel MedTech

La nuova divisione Teoresi MedTec si focalizzerà sullo sviluppo e sulla produzione di sviluppo di dispositivi medicali, tra cui wearable device, sistemi di computer vision, realtà aumentata e virtuale.

Dai dispositivi indossabili all’intelligenza artificiale, dall’imaging ai software di analisi dei dati, passando per la realtà virtuale e aumentata: nel mondo della sanità trovano spazio e declinazioni specifiche alcune delle tecnologie informatiche più innovative. Secondo le stime di Ey, il mercato mondiale del MedTech nel 2022 ha raggiunto un valore di 573 miliardi di dollari. Per cogliere le opportunità di questo settore, Gruppo Teoresi ha creato una nuova divisione chiamata Teoresi MedTech, che si focalizzerà sullo sviluppo e sulla produzione di dispositivi e applicazioni medicali, “dalla ricerca, alla progettazione sino alla prototipazione e alle certificazioni”, ha fatto sapere l’azienda torinese, nata nel 1987 come società di consulenza informatica e oggi società internazionale di ingegneria presente in Italia, Germania, Svizzera e Stati Uniti.

La divisione nasce sulle ceneri di  MediCon Ingegneria, azienda acquisita da Gruppo Teoresi lo scorso anno. L’obiettivo dichiarato è quello di affiancare i produttori di dispositivi medicali in diverse fasi del loro lavoro, dalla progettazione, alla prototipazione, alla produzione.

La nuova business unit di Teoresi può vantare competenze in ambiti come i wearable device per il monitoraggio remoto dei pazienti, la visione computerizzata, la realtà aumentata e quella virtuale, e ancora nanotecnologie, sistemi per la tele-riabilitazione e tecnologie per il trattamento extracorporeo del sangue.

“Il numero crescente di pubblicazioni scientifiche in ambito Life Science e di tecnologie innovative brevettate dimostra come l’Italia sia all’avanguardia nel MedTech”, ha dichiarato Beatrice Borgia, chief corporate development Officer di Teoresi. “A confermarlo ci sono i numeri di un mercato in crescita, dove il settore dei dispositivi medici vale da solo 17,3 miliardi di euro. Il MedTech è un verticale su cui Teoresi sta investendo da anni in progettualità di ricerca e sviluppo, stimolando dinamiche interne di cross-fertilization e acquisizione di nuovi talenti: con la nascita di questa divisione, il Gruppo punta a rafforzare la propria presenza in un campo altamente specializzato, proponendosi come partner industriale di riferimento per le aziende produttrici di dispositivi medici”. 

L’azienda ha fatto sapere che, a sostegno di questo nuovo ramo di attività, sono previsti importanti piani di crescita che porteranno collaborazioni con università e enti di ricerca, assunzioni di nuovi talenti e investimenti ulteriori nel settore.

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Tra i progetti su cui Teoresi MedTech sta già lavorando c’è Remedy,  un dispositivo indossabile che aiuta a monitorare e gestire a distanza pazienti che richiedono cure continuative, come quelli affetti da patologie croniche. Utilizzato a contatto con il corpo, attraverso sensori raccoglie dati biometrici in tempo reale e li trasmette verso una piattaforma di gestione. Altro ambito in cui sono in corso sperimentazioni è l’uso dei wearable device nel trattamento del Parkinson: riconoscendo il movimento del braccio, i dispositivi stimolano i muscoli per contrastare o abbassare il livello di tremore. Teoresi MedTech ha anche sviluppato e testato l'algoritmo alla base del progetto AI Ecg, che applica l’intelligenza artificiale all’analisi degli elettrocardiogrammi.

Non è finita: si lavora e si sperimenta anche nell’ambito della tele-riabilitazione basata su intelligenza artificiale, dove si utilizzano sistemi (anche di computer vision o di realtà aumentata) per supportare a distanza i pazienti e guidarli a compiere determinati esercizi fisici o mentali. Uno specifico progetto prevede l’uso della realtà aumentata e virtuale per la terapia cognitiva dell’Alzheimer: attraverso giochi creati ad hoc, il paziente è invitato a riconoscere oggetti e colori oppure a interagire tramite gesti con un’ambientazione virtuale. C’è poi Chiara, non una persona in carne e ossa ma un dispositivo che, grazie a un corredo di sensori e software, permette l'ultrafiltrazione del sangue in circolazione extra-corporea. 

A queste innovazioni si affiancano i frutti delle attività di ricerca e sviluppo portate avanti da Teoresi da anni: modelli in silico per riprodurre organi o funzionalità corporee, utili anche per testare farmaci, o strumenti per la  medicina di precisione basati su nanotecnologie “intelligenti”. Un esempio è il progetto Nanocan: dispositivi che utilizzano fibre ottiche integrate in aghi medicali per monitorare marker tumorali e rilasciare farmaci.

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