29/01/2019 di Redazione

Apple, 120 miliardi di dollari agli sviluppatori di app

Dal conto, che copre il decennio 2008-2018, sono esclusi gli introiti aggiuntivi generati dalle pubblicità. L’anno scorso l’azienda californiana ha lavorato con novemila fornitori e terzisti alimentando un business da 60 miliardi.

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Apple dà i numeri sul proprio ecosistema. E, trattandosi di una delle aziende più importanti del panorama hi-tech mondiale, non potrebbero non essere cifre importanti. Dal 2008 a oggi gli sviluppatori che creano applicazioni per iOs e macOs hanno guadagnato 120 miliardi di dollari, grazie all’appoggio fornito dal negozio online App Store. Ovviamente, il fatturato lordo generato dalla Mela è decisamente maggiore, in quanto per ogni transazione effettuato sulla piattaforma il colosso di Cupertino trattiene il 30 per cento dell’importo. Soltanto nel 2018, i ricavi girati agli sviluppatori sono stati 30 miliardi e dai conti sono esclusi introiti aggiuntivi come, per esempio, quelli generati da eventuali banner pubblicitari inseriti nelle applicazioni.

Ma questi non sono gli unici numeri forniti da Apple nella giornata di ieri. Per provare a dimostrare ulteriormente il proprio impatto positivo sull’economia, in particolare modo quella statunitense, la società ha confermato di aver pagato nel 2018 circa 60 miliardi di dollari ai propri terzisti e fornitori. Si tratta di circa novemila aziende che hanno lavorato per conto della Mela nel corso degli ultimi 12 mesi, il 10 per cento in più rispetto al 2017.

Secondo stime della società californiana, dal 2011 a oggi il numero di posti di lavoro “creati e supportati” negli Stati Uniti è quasi triplicato, passando da 600mila a due milioni di unità. La multinazionale è attesa al varco nella notte italiana con gli ultimi conti trimestrali, che potrebbero dare alcune prime conferme sul reale stato di salute del business degli iPhone, recentemente frenato dalla ridotta domanda cinese.

Gli analisti di Morgan Stanley, proprio alla vigilia della pubblicazione dei documenti trimestrali, hanno suggerito di acquistare azioni della compagnia, sostenendo come il peggio sia ormai alle spalle. “Le cattive notizie sono già state assorbite” dai mercati, ha sottolineato la banca d’affari newyorchese, che ha definito “molto attraente” il punto di ingresso attuale del titolo. Ieri le azioni di Apple hanno chiuso a 156,30 dollari, in calo dello 0,93 per cento rispetto a venerdì.

 

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