Attraverso l'iPhone e l'iPad oggi si può chattare con il customer service di un'azienda, abbonarsi a un servizio, prendere un appuntamento o fare acquisti, in un modo immediato e diretto, che non richiede nessun download né l'apertura di un'altra app. Su iOS 11.3 è disponibile Apple Business Chat, una funzione che permette di aprire una chat o una videochiamata all'interno di applicazioni come iMessage, Safari, Maps, Search e Siri. La logica non è lontana da quella di Whatsapp Business: spingere le azienda a usare un'applicazione di messaggistica di pubblico dominio, non proprietaria, per interagire con i propri clienti, per offrire customer service ma anche per vendere.
La proposta di Apple è però diversa perché non racchiusa in un'unica app, ma trasversale all'ambiente software di iOS e integrata in diverse applicazioni esistenti, come appunto il browser, le mappe e l'assistente virtuale. Per l'utente questo significa poter avviare una chat, ma anche un ordine o una procedura di acquisto direttamente dall'app già in uso.
L'anno scorso, in fase di prelancio, questa tecnologia poteva già contare su una serie di partner, fra cui le catene alberghiere Hilton e Marriot International, il retailer di informatica ed elettronica Newegg, la società finanziaria Discover, l'e-commerce di fiori e piante 1800Flowers.com e altri. Alla lista si aggiungono ora American Express, Four Seasons, Aramark (servizi di ristorazione), Dish Network (editore televisivo) e Harry & David (e-commerce di cibo gourmet).
Diverse le sperimentazioni lanciate: si può prenotare un appuntamento con un tecnico di Dish o attivare un abbonamento, oppure fare domande su prodotti e ordinare cibo a domicilio da Harry & David, o ancora chiedere dettagli su una stanza d'albergo al servizio clienti di Four Seasons. American Express, invece, ha lanciato un servizio pilota con cui è possibile consultare il saldo della carta di credito ed eseguire altre operazioni (non i pagamenti, per ora) direttamente dalla chat. La Business Chat è stata, inolte, ampliata dal punto di vista della compatibilità tecnologica con applicazioni “conversazionali”di terze parti: sono ora supportate le piattaforme di Cisco, eGain, Kipsu, Lithium e Quiq.