20/07/2017 di Redazione

Bixby ha imparato l'inglese ed è pronto per l'assistenza vocale

L'assistente virtuale dei Galaxy S8 di Samsung sarà aggiornato con l'attesa funzionalità di riconoscimento e interazione vocale in lingua inglese. Per allenare gli agoritmi sono serviti 4 milioni di comandi, impartiti da 100mila utenti.

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Sembrava tremendamente in ritardo, e invece alla fine è arrivato all'obiettivo: Bixby, l'assistente virtuale creato da Samsung per i suoi Galaxy S8 ed S8+, ha imparato a parlare inglese. Dall'azienda sudcoreana è giunta notizia dell'avvio del rollout della funzionalità di assistenza vocale anche negli Stati Uniti. C'è voluto un po' più di tempo del previsto perché il programma di intelligenza artificiale ha dovuto sottoporsi a un duro “allenamento”, ascoltando e metabolizzando oltre quattro milioni di comandi vocali impartiti dai circa centomila beta tester anglofoni ammessi alla versione di anteprima. Un volume di dati sufficiente a rendere gli algortimi abbastanza abili nel comprendere la lingua inglese senza commettere troppi errori.

Una volta completato il rollout dell'aggiornamento, l'applicazione aggiungerà alle abilità già in suo possesso (riconocimento immagini e controllo dei dispositivi di domotica) anche quella di leggere ad alta voce i testi di Sms e messaggi email ricevuti sulle app predefinite da Samsung. Acquisirà, inoltre, la capacità di rispondere alle domande che gli vengono poste, fornendo informazioni puntuali oppure consigli derivati dalle abitudini dell'utente. La pertinenza e la precisione di queste risposte, secondo la logica dell'intelligenza artificiale, miglioreranno progressivamente.

Finora quello di Bixby è per Samsung un esperimento ristretto, riservato ai possessori dell'ultimo telefono top di gamma, il Galaxy S8 (o S8+). Ma è un esperimento che le consente di entrare in un campo interessante, quello delle app di intelligenza artificiale per dispositivi mobili, oggi dominato da Apple (con Siri) nel mondo iOS e da Google nel mondo Android. Va poi ricordato che, dagli smartphone, l'intelligenza artificiale si sta allargando anche alla domotica e in particolare agli smart speaker: l'apripista è stato Amazon Echo, dispositivo che interagisce con l'utente attraverso Alexa. La stessa Samsung, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe interessata a portare il proprio “maggiordomo digitale” su uno smart speaker.

 

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