23/08/2018 di Redazione

Bug: i primi chip Intel “puliti” saranno i Cascade Lake Sp

Con il lancio della nuova architettura, atteso entro la fine dell’anno, l’azienda californiana risolverà direttamente sul silicio la vulnerabilità Meltdown. Per le quattro varianti di Spectre sarà ancora necessario un approccio combinato, che unirà hardwa

immagine.jpg

Le mitigazioni in hardware delle vulnerabilità Spectre e Meltdown arriveranno con l’architettura Cascade Lake Sp (Scalable Processor), prevista per la fine dell’anno. A confermarlo è stata la stessa Intel, durante la conferenza Hot Chips 2018, anche se la casa di Santa Clara non ha evidenziato quali modelli di processori integreranno la soluzione (si spera) definitiva ai due bug. Intervenendo direttamente sul silicio, gli ingegneri della multinazionale puntano a ottenere un miglioramento delle prestazioni dei computer, sensibilmente colpite dalle patch software finora rilasciate da Intel e dai vari produttori di sistemi operativi. Lo scenario definitivo sarà comunque abbastanza complesso, in quanto le diverse varianti dei bachi emerse nelle scorse settimane necessiteranno di approcci differenti. L’unica “mutazione” dei bug risolvibile interamente grazie al solo correttivo in hardware sarà la numero 3, vale a dire Meltdown. Le quattro varianti in cui si è invece incarnato Spectre verranno affrontate con combinazioni di patch rivolte ad hardware, sistemi operativi, firmware e virtual machine manager (Vmm).

È quindi molto probabile che le macchine continueranno a risentire, in misura variabile, dell’applicazione dei vari correttivi. L’unico modo per scoprirlo sarà effettuare dei test sui sistemi una volta rilasciate le combinazioni di patch. Durante la conferenza Hot Chips 2018, inoltre, Intel ha offerto qualche notizia in più riguardante le specifiche dei Cascade Lake Sp. L’architettura troverà spazio nelle Cpu di classe server Xeon, compatibili con le stesse schede madri che oggi supportano gli Skylake Sp.

La prossima generazione di processori enterprise di Santa Clara sarà ancora realizzata con processo produttivo a 14 nanometri (++), ma questo non impedirà ai chip di essere sfruttati con successo in tipologie di applicazioni avanzate, come il deep learning. Grazie al nuovo set di istruzioni Avx-512 Vnni (Vector Neural Network Instructions), infatti, le soluzioni aumenteranno del 440 per cento le prestazioni in fase di calcolo delle inferenze.

 

Fonte: Intel. I diversi approcci seguiti dall'azienda per risolvere i bug

 

Inoltre, grazie a un nuovo controller di memoria, i Cascade Lake Sp supporteranno anche i moduli Optane Persistent Memory svelati pochi mesi fa. Per concludere, i chip mutueranno molte caratteristiche dagli attuali Xeon Sp, come il numero massimo di core (28), fino a 38,5 MB di cache L3, sei canali di memoria, 48 linee Pcie e la nuova Ultrapath Interconnect (Upi) a bassissima latenza.

 

ARTICOLI CORRELATI