10/04/2018 di Redazione

Effetto ghiaccio e due notch sul telefono “bello e misterioso” di Zte

Indiscrezioni parlano di uno smartphone in fase di definizione, battezzato Iceberg perché il rivestimento in vetro lo fa assomigliare a un frammento di ghiacchio. Previsti due notch e due batterie.

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Zte vuole strafare. Il suo prossimo smartphone, noto con il nome in codice di “Iceberg” potrebbe avere non uno ma due notch. Questo stanno riferendo alcune indiscrezioni e immagini ufficiose, circolate sul Web a partire dal sito di iF Product Design, fonte piuttosto affidabile. Il nome forse provvisorio di questo modello, che non sarà sul mercato (anche in Europa) prima del 2019, si deve all'impiego di due coperture vetro, una anteriore e una posteriore, fuse insieme a formare una scocca monoblocco che fa assomigliare lo smartphone a un frammento di ghiaccio.

 

I quattro angoli del telefono, si legge sul sito di IF Product Design, sono trasparenti e dunque lasciano intravedere “la bellezza essenziale del materiale in vetro”, con un effetto finale definito come “bello e misterioso”. Il dispositivo prevede altoparlanti frontali e tecnologia di ricarica wirless, ma soprattutto un nuovo tipo di notch, elemento (già amato e odiato) utile per raggruppare fotocamera e sensori, elemento oggi in voga sui nuovi smartphone di fascia alta. Senza esclusione dell'iPhone X di Apple, che ha avuto il compito di fomentare la corsa all'imitazione.

 

Iceberg, in realtà, avrà non uno ma due notch: uno sarà posizionato frontalmente e uno posteriormente, “in modo che entrambe le facce dello schermo possano concretizzare le funzioni interattive di questo sistema, comodo e veloce”. Tale espediente servirà a inserire degli speaker frontali senza rinunciare alla minimizzazione della cornice, cioè all'effetto bezeless oggi quasi obbligatorio su modelli di fascia alta. È anche vero, sottolineano alcuni osservatori, che inserire un notch anche sul retro dello smartphone espone maggiormente alla rottura di elementi cruciali e delicati, come i sensori e le lenti, in caso di cadute dell'oggetto.

 

 

 

La bellezza è assicurata, insomma, la robustezza molto meno. Da qui al 2019, in ogni caso, Zte avrà tempo per lavorare su questo fronte, ammesso che Iceberg sia davvero un modello in programma. Finora possiamo certamente dire che l'azienda cinese non è timida nell'innovare, come dimostra l'azzardo del doppio schermo sull'Axon M.

 

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