21/10/2015 di Redazione

Facebook: la spia buona per gli utenti colpiti da hacker di stato

Il social network ha attivato un nuovo servizio di notifiche personalizzate, per allertare tutte le persone che potrebbero aver subìto un attacco al proprio account. L’obiettivo è ridurre le incursioni “sponsorizzate” dai governi: “sono le più pericolose”

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Il controspionaggio ora passa (anche) da Facebook. In un post il social network ha annunciato l’arrivo di un nuovo servizio per gli utenti che, secondo l’azienda, presentano un elevato rischio di subire un attacco informatico da parte di hacker sponsorizzati dai governi e dai servizi segreti. Tramite un messaggio personalizzato, Facebook allerterà il diretto interessato riportando dubbi e sospetti basati sull’osservazione delle anomalie, oltre ovviamente a indicazioni su come rendere più sicuro il proprio profilo aggiungendo uno strato di protezione ulteriore. “Ci siamo sempre fatti avanti per rendere più sicuri gli account compromessi, ma ora abbiamo deciso di inviare questo alert aggiuntivo quando dovessimo sospettare un attacco sponsorizzato da qualche governo”, scrive Alex Stamos, chief security officer di Facebook, nel post. “Abbiamo preso questa decisione perché questi tipi di attacchi tendono a essere più avanzati e molto più pericolosi degli altri”.

Doveroso sottolineare che la ricezione del messaggio non implica in alcun modo la compromissione dei sistemi informatici del social network, ma un’eventuale manomissione del singolo account e, quindi, un potenziale rischio di fuga d’informazioni sensibili. A cui si deve aggiungere anche l’elevata probabilità di uno o più malware circolanti nei dispositivi in uso, spesso sfruttati come prima mossa dagli hacker per riuscire poi a rubare le credenziali d’accesso.

Il consiglio del Cso di Facebook è quello di attivare l’approvazione dei login, che prevede l’inserimento di un codice di sicurezza inviato dal social network ogni volta che si vuole effettuare il login. Il colosso di Menlo Park non è il primo ad avere attivato un servizio di questo genere. Google, ad esempio, ci arrivò già nel 2012 per i propri account, inaugurando un sistema di notifiche e di alert dedicato esclusivamente a sospetti attacchi foraggiati dai governi. Anche quelli degli Stati Uniti?

 

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