26/10/2016 di Redazione

I “libri mastri” distribuiti animano Acronis Storage

L’azienda ha implementato la tecnologia blockchain nella propria soluzione di storage definito dal software, per rendere più sicura l’autenticazione dei dati. La novità del vendor supporta l’archiviazione a blocchi e oggetti e, con il prossimo aggiornamen

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Acronis si affida al blockchain per ottimizzare la gestione dei dati archiviati. L’azienda ha presentato Acronis Storage, soluzione software-defined basata sull’autenticazione delle informazioni grazie ai sistemi di validazione resi possibili da blockchain e con supporto integrato per due tra le più diffuse tipologie di archiviazione oggi in uso: blocchi e oggetti. La compatibilità con il file storage arriverà con il prossimo aggiornamento. Basato sull’architettura cloud ibrida del vendor e unito ai componenti proprietari Backup, Disaster Recovery, Files Cloud e Monitoring, Acronis Storage completa la gamma di prodotti disponibili per i fornitori di servizi. Le prestazioni della soluzione sono garantite da funzionalità come l’Ssd caching, il bilanciamento automatico del carico, la distribuzione dei dati e la replica parallela.

La novità del vendor offre anche connettori per archiviazione in cloud, come quello per Amazon S3, e la possibilità di presentare lo storage come un target iScsi. La sicurezza della soluzione, oltre alla verifica dell’autenticità dei dati tramite logging e watermarking immutabile conferito da blockchain, è garantita anche da livelli di ridondanza configurabili con Cloudraid.

Acronis sostiene che la soluzione richieda cinque minuti per l’installazione e 14 clic per la configurazione. La novità dell’azienda, giunto alla seconda generazione, alimenta una rete globale di 12 data center, proteggendo oltre 50 PB di dati per oltre 125.000 dispositivi. Tra questi, si trovano quelli della scuderia di Formula 1 Toro Rosso, con la quale Acronis ha siglato un accordo nei mesi scorsi.

 

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