13/09/2016 di Redazione

Il database di BlazingDb sale sulle solide spalle delle Gpu

L’azienda peruviana fornisce un servizio per l’esecuzione di query Sql che sfrutta la capacità di calcolo in parallelo delle unità di elaborazione grafica. I risultati? Tempi di aggregazione dati più veloci di 140 volte se confrontati con Mysql. L’archite

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È rapido come un fulmine (almeno stando al suo nome) e si basa su centinaia di Gpu. È il servizio offerto da BlazingDb, che consente ai clienti di eseguire query Sql su un database sfruttando la capacità di calcolo in parallelo delle unità di elaborazione grafiche. Le Gpu da qualche tempo stanno vivendo una seconda vita, perché vengono utilizzate sempre più spesso per l’esecuzione di compiti specifici come l’elaborazione digitale delle immagini e applicazioni di machine learning. Affiancando così i processori. Il Ceo di BlazingDb, Rodrigo Aramburu, ha dichiarato a Techcrunch che grazie a questa tecnologia è possibile eseguire operazioni complesse su database enterprise fino a 140 volte più velocemente rispetto ai sistemi Mysql. L’azienda ha iniziato ad accettare i primi clienti a giugno di quest’anno e, secondo Techcrunch, sono già diverse le società del listino Fortune 100 che utilizzano BlazingDb.

I servizi offerti da questa giovane realtà peruviana, che oggi conta sei dipendenti, hanno grande affinità con il cloud, “ambiente” in cui l’analisi massiccia dei dati ha potuto prendere effettivamente piede su larga scala. BlazingDb può infatti essere eseguito sulle istanze Gpu di importanti provider come Amazon Web Services (Aws), Microsoft Azure e Softlayer. Ma il setup può avvenire anche on-premise o su piattaforme ibride.

“In questo modo”, scrive Techcrunch, “per il momento l’azienda non ha bisogno di gestire i server e anche i clienti possono scegliere una gestione in completa autonomia in caso si trovino a lavorare con dati sensibili”. L’architettura del database è agnostica rispetto all’infrastruttura server e gli utenti possono creare script Etl (Extract, Transform and Load) in Python per controllare e utilizzare i dati archiviati.

BlazingDb ha introdotto in queste ore, svelandola dal palco della Techcrunch Disrupt di San Francisco, una versione gratuita della soluzione (community edition), accessibile a chiunque. Ma, ammoniscono gli sviluppatori, ad oggi non sono ancora stati implementati tutti gli standard Sql e l’offerta dell’azienda non può competere in termini di velocità con i più diffusi database transazionali presenti sul mercato. C’è tempo per crescere e migliorare.

 

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