27/04/2015 di Redazione

Il destino (finanziario) di Apple è scritto ancora negli iPhone

La società di Cupertino dovrebbe pubblicare entro oggi i dati della seconda trimestrale dell’anno fiscale 2015. In attesa dei numeri ufficiali, gli analisti si sono scatenati con le previsioni: malgrado il botto iniziale dello smartwatch, il grande affare

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Girarci attorno serve a poco, il cuore degli affari di Apple pulsa ancora all’interno degli iPhone. In particolar modo nell’affollato, ma proficuo, mercato cinese. La grande novità del 2015, il tanto atteso Apple Watch, lanciato in nove Paesi il 24 aprile, fa tendenza e attrae la curiosità delle folle: ma in soldoni, malgrado la compagnia sia al momento subissata di ordini, si limiterà probabilmente a questo, a generare “hype”. E soltanto con le bocche spalancate dei fan non si portano soldi in cassa o, perlomeno, se ne portano molti meno. Sono queste, in estrema sintesi, le aspettative di numerosi analisti che si sono come sempre prodigati nei giochi numerici e nelle dietrologie, in attesa della seconda trimestrale della Mela per l’anno fiscale 2015, prevista per questa sera. Quindi, se l’orologio intelligente di Cupertino ha già solleticato le curiosità di milioni di appassionati, a conti fatti saranno ancora gli smartphone a trainare i dati finanziari della società guidata da Tim Cook.

Secondo il sito Above Avalon, che si occupa esclusivamente di analizzare nel dettaglio il mondo creato da Steve Jobs, Apple pubblicherà un’altra trimestrale da record, superando addirittura tutte le previsioni. Il fatturato potrebbe essere salito, nel Q2, del 24 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In particolar modo grazie ai consumatori cinesi, che tendono a comprare più dispositivi a febbraio, mese d’inizio del loro nuovo anno. Infatti, l’andamento positivo sui mercati europei e statunitensi degli iPhone non sarebbe sufficiente, da solo, a giustificare performance così brillanti. Sarebbe quindi il volume di vendite nello Stato asiatico a contribuire in modo massiccio alla crescita del 35% segnata dai melafonini.

Il Paese del Dragone ha quasi superato gli Usa come mercato principale degli iPhone nel primo trimestre, generando circa dieci miliardi di dollari di fatturato su un totale d’area di 16,1 miliardi. La cosiddetta Grande Cina, che comprende oltre alla Repubblica Popolare anche Hong Kong e Taiwan, ha rappresentato nell’ultimo trimestre per l’azienda circa il 22% delle vendite totali.

Gli smartphone, secondo le stime, costituirebbero quasi il 70% del fatturato trimestrale, con sessanta milioni di unità vendute, “divorando” così tutti gli altri prodotti. Per fare un confronto, i cellulari di Apple nel 2013 costituivano il 53% delle entrate. Niente da fare per iPad e Mac, che non riescono ovviamente a tenere il passo del “fratello”.

Il settore dei tablet sta inoltre subendo la concorrenza dei telefoni con display dallo schermo generoso, come i phablet, e sono gli stessi iPhone 6  e 6 Plus ad aver tagliato ulteriormente le gambe alla “tavoletta” di Cupertino.

 

 

Ovviamente, si tratta soltanto di stime e di calcoli empirici. Per sapere la verità ufficiale si dovranno attendere notizie dal quartier generale della Mela. I dirigenti della società però, secondo Chuck Jones, analista di Forbes, potranno festeggiare oltre all’ennesima trimestrale record anche una giornata positiva a Wall Street. Il consiglio di Jones è infatti uno: investite nelle azioni di Apple perché domani, dopo la pubblicazione dei dati finanziari, il valore del titolo salirà, seguendo un trend positivo che l'ha visto crescere dall’inizio dell’anno di 18 punti percentuali. Pronti a mettere mano al portafoglio?

 

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