01/02/2016 di Redazione

Nuova era per Bt Group, più forte con Ee e una diversa struttura

L’operatore britannico ha ufficialmente chiuso l’acquisizione di EE, costata 12,5 miliardi di sterline. Insieme all’annuncio dei risultati finanziari dell’ultimo trimestre è arrivato quello della riorganizzazione interna secondo sei divisioni di business.

immagine.jpg

Sul Regno Unito, ma anche fuori dai suoi confini, domina ora un nuovo operatore di telecomunicazioni: una Bt Group più grande e forte, ufficialmente entrata in possesso di EE. Dopo l’approvazione giunta dagli organismi antitrust si è ora tecnicamente chiusa l’acquisizione del carrier mobile appartenuto a Orange e Deutsche Telecom, costato a Bt 12,5 miliardi di sterline; in cambio delle loro quote, l’operatore tedesco e quello francese hanno ricevuto 3,46 miliardi di sterline in contanti e azioni e ora controllano, rispettivamente, il 12% e il 4% della nuova compagnia.

L’accordo ha creato quello che è il primo operatore di telecomunicazioni britannico sia per rete fissa (Bt controlla il 31% del mercato nazionale) sia per rete mobile (Ee vanta 31,1 milioni di clienti e una copertura Lte sul 93% della popolazione). Che cosa succederà sul fronte dell’offerta? I due marchi verranno mantenuti, almeno inizialmente, con alcune parziali sovrapposizioni di offerta anche se Bt resta il nome forte nell’offerta di rete fissa e di contratti (fissi e mobile) nel segmento business; Ee, invece, continuerà a essere il nome di riferimento per il mobile.

Quella di Bt Group, come spiegato dal Ceo Gavin Patterson, sarà una “strategia multi-brand, che permetterà ai nostri clienti del Regno Unito di scegliere fra una combinazione di servizi a marchio Bt, Ee o Plusnet a seconda delle loro necessità. L’acquisizione di permette di offrire pacchetti di servizi di grande valore”. Resta per il momento in sospeso il destino di Openreach, la divisione attraverso cui Bt offre accesso alla rete fissa ai suoi competitor. È atteso nelle prossime settimane il pronunciamento dell’Ofcom in merito alla possibilità di imporne lo scorporo, per ragioni di salvaguardia della libera concorrenza.

 

 

Intanto, Bt non ha perso tempo per annunciare le prime novità post-acquisizione e qualche buon numero sui risultati del terzo trimestre dell’anno fiscale 2015/2016.  Nel periodo di tre mesi terminante al 31 dicembre, l’azienda ha fatturato 4,95 miliardi di sterline, crescendo del 4,7% rispetto al quarter precedente; i profitti prima delle tasse, 928 milioni di sterline (su un Ebtda di 1,6 miliardi) sono saliti del 14%. Bt ha anche fatto sapere di essere stata scelta del 71% dei nuovi clienti britannici che hanno deciso di dotarsi di un collegamento a banda larga nel trimestre in esame.

Quanto alle novità, la prima riguarda il lancio del servizio gestito Connect Intelligence Iwan. Confezionato integrando la soluzione Cisco Intelligent Wan all’interno dell’offerta di Bt, questo nuovo servizio permette alle aziende di reindirizzare e ottimizzare automaticamente il traffico di rete, ottenendo visibilità sulle performance delle applicazioni.

Più importante è, forse, la seconda notizia: la riorganizzazione interna strutturata su sei divisioni, differenti per target: Consumer, Ee, Business and Public Sector, Global Services, Wholesale and Venture, e infine Openreach. La prima, come suggerito dal nome, si focalizzerà sul mercato consumer con un’offerta di di banda larga domestica, telefonia fissa e mobile e pacchetti televisivi, continuando a servire un’utenza di dieci milioni di famiglie; a guidarla resterà John Petter (già Ceo dell’omonima, esistente divisione). La vera novità è Ee, che da società indipendente diventa una divisione interna, guidata da Marc Allera (ex Cco dell’acquisita) e focalizzata sui servizi di telefonia mobile, banda larga e Tv. Una conferma, insomma, di come almeno in questo primo periodo i due marchi verranno entrambi preservati nonostante alcune sovrapposizioni di offerta.

La nuova divisione Business and Public Sector, ha fatto sapere l’azienda, corrisponde a un giro d’affari di circa 5 miliardi di sterline. Si occuperà delle grandi, piccole e medie imprese e del settore pubblico in Uk e Irlanda, convogliando in questo caso su un’unica struttura le precedenti offerte di Bt e di Ee.

Le attività dei Global Services saranno, invece, rivolte alle grandi multinazionali e alle società di servizi finanziari, sia britanniche sia estere, oltre che al settore pubblico. La divisione Wholesale and Ventures, attualmente impegnata a servire 1.400 provider di comunicazioni, si allarga includendo l’offerta di Ee Mvno (Mobile Virtual Netwotk Operators) e alcuni altri servizi (come Fleet, Payphones e Directories). Per quanto riguarda Openreach, come accennato, si attende la parola decisiva dell’Ofcom.

 

ARTICOLI CORRELATI