A quasi quattro anni dall’acquisizione di Yammer, Microsoft è finalmente pronta a lanciare il social network per professionisti in pompa magna, integrandolo pienamente in Office 365. Ma il servizio non sarà per tutti. Il colosso di Redmond ha annunciato che attiverà la piattaforma in tre diverse ondate per gli utenti business. Il primo step, già avviato da poche ore, tocca le aziende con un numero massimo di 150 sottoscrizioni alla suite cloud, di cui almeno una riguardante Yammer. Il secondo passaggio scatterà il primo marzo per le realtà con un numero di licenze compreso tra 151 e 5.000. Entrambe le prime ondate non riguardano però i possessori di Office 365 per fini educazionali. Verranno invece coinvolte anche scuole, università e istituti a partire dal primo aprile 2016, quando con la Wave 3 Yammer entrerà nelle disponibilità di tutti gli altri utenti. Il servizio verrà attivato in automatico e gli amministratori It non dovranno intervenire in alcun modo.
Nel momento in cui Yammer verrà integrato all’abbonamento di Office 365, il network eventualmente già presente verrà collegato a una rete del social esistente, che possiede tutti o solo una serie di domini gestiti tramite la sottoscrizione alla suite cloud. Gli utenti che già dispongono di una licenza che include Yammer potranno accedere alla piattaforma da Office 365, utilizzando l’icona del servizio nell’app launcher della suite di produttività.
Gli utenti Yammer che utilizzano anche Office 365 potranno effettuare il login al pacchetto cloud di Microsoft unificando poi l’accesso alle due piattaforme. Chi, invece, possiede un account al social network ma non dispone di credenziali per Office 365 potrà continuare con il classico login tramite email e password, in quanto la possibilità di mantenere soltanto un account social non verrà rimossa.
L’integrazione più profonda di Yammer con Office 365 metterà a disposizione degli utenti anche nuovi servizi, come Skype for Business. Infine, Microsoft ha comunicato che a breve verrà bloccata l’applicazione mobile Yammer Now (dal 4 marzo) e la piattaforma di messaggistica in tempo reale Online Now non accetterà più la messaggistica in tempo reale, in favore di una comunicazione definita “diretta”.