22/04/2015 di Redazione

Sicurezza, Ibm spedisce il software Qradar sulla nuvola

L’azienda lancia due nuovi servizi SaaS, che trasformano l’applicativo dedicato alla protezione in un pacchetto operante sulla nuvola. Con Security Intelligence si riduce il rischio di falsi positivi, mentre con Intelligent Log Management si sfruttano gli

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Ibm sta investendo molto nelle tecnologie cloud e questo sforzo sta dando ragione alla società guidata da Ginni Rometty: è del 21 aprile la notizia di un aumento del 60% delle entrate relative ai servizi sulla nuvola. E oggi l’azienda ha compiuto un altro passo avanti su questa strada: ha infatti lanciato il software di sicurezza e di gestione degli eventi Qradar in versione Software-as-a-Service (SaaS). In realtà, Ibm propone questo pacchetto in una versione tradizionale sin dal 2011, quando acquistò Q1 Labs, compagnia realizzatrice dell’applicativo originale. È quindi il lancio di due nuovi servizi collegati che ha, di fatto, trasformato il software in una suite funzionante sulla nuvola.

La prima novità, Security Intelligence on Cloud, aiuta le organizzazioni a verificare la presenza di una minaccia reale, per non alimentare i falsi positivi. Lo strumento permette di confrontare i dati legati alla sicurezza con informazioni sui pericoli circolanti online, attingendo da oltre cinquecento sorgenti per dispositivi, sistemi e applicazioni. Sono inoltre disponibili oltre 1.500 report predefiniti, utilizzabili per un’ampia gamma di casi d’uso.

Intelligent Log Management on Cloud, invece, sfrutta gli analytics e una tecnologia multi-tenant per effettuare correlazioni e rilevamenti in tempo reale. Il servizio si appoggia a oltre 400 piattaforme, attraverso le quali i manager incaricati della sicurezza possono raccogliere i log da quasi tutti i dispositivi presenti in azienda.

Le due nuove soluzioni si basano sull’infrastruttura di Ibm dedicata ai servizi di sicurezza gestiti, che prende in carico circa 15 miliardi di eventi al giorno per quattromila clienti. Una mole di dati enorme, che fa parte del fardello totale che le organizzazioni di tutto il mondo devono sopportare. Secondo l’Ibm Cyber Index 2014, infatti, imprese ed enti sono costretti a fronteggiare in media 91 milioni di minacce all’anno.

 

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