01/10/2015 di Redazione

Twitter in cerca di stabilità, Dorsey sarà Ceo permanente?

Un’indiscrezione di Recode indica come imminente la nomina di Jack Dorsey ad amministratore delegato della piattaforma di microblogging, ruolo già preso in carica ad interim dopo le dimissioni di Dick Costolo. Ma mancano conferme ufficiali.

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Dopo più di tre mesi di trono vacante, Twitter potrebbe aver scelto il successore del dimissionario Dick Costolo: Jack Dorsey, già amministratore delegato ad interim e cofondatore del social network, diventerà ufficialmente Ceo dell’azienda simboleggiata dall’uccellino azzurro. Una notizia, riportata da Recode, che manca ancora di conferme ufficiali. Oltre ad aver riempito, da luglio, il vuoto lasciato da Costolo, Dorsey è anche amministratore delegato di Square, società che eroga un servizio di pagamenti digitali tramite smartphone.

Recode ha citato fonti anonime vicine al consiglio di amministrazione di Twitter, dapprima dando per imminente la nomina ufficiale del trentanovenne di origini italiane (da parte di madre) e poi specificando che l’azienda potrebbe optare per un “piano B” designando come Ceo un “valido candidato esterno”. Ammettendo il verificarsi della prima, più probabile ipotesi, Dorsey sarebbe uno fra i pochi dirigenti a vantare una doppia poltrona di Ceo su due aziende in contemporanea. Un equilibrismo in cui oggi si cimenta Elon Musk, amministratore delegato di Tesla Motors e di Space X, e che in passato è spettato a Steve Jobs come numero uno di Apple e di Pixar.

Twitter, d’altra parte, ha bisogno di piene attenzioni considerato il periodo non facilissimo in cui transita la piattaforma di microblogging, e la stessa fonte di Recode suggerisce che accettare la designazione a Ceo implicherebbe per Dorsey un impegno a tempo pieno (e forse l’abbandono di Square).

 

Jack Dorsey (Foto: Getty Images)

 

Il secondo trimestre di quest’anno aveva portato sia una crescita di fatturato (502 milioni di dollari, +61% rispetto al pari periodo 2014) sia un aumento degli utenti attivi su base mensile (316 milioni, +15% anno-su-anno).  Risultati non certo negativi, ma giudicati non soddisfacenti dallo stesso Dorsey. Più che ingaggiare ulteriormente gli utenti già attivi, Twitter dovrà lavorare sull’allargamento della base degli iscritti, perché i numeri salgono troppo lentamente rispetto a quelli di Facebook e Instagram.

 

 

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