28/07/2010 di Redazione

Volano gli stracci tra sindacati e Telecom Italia

Le rappresentanze sindacali hanno alzato la voce al tavolo delle trattative riguardanti i 3.700 licenziamenti previsti da Telecom Italia entro il 2011. Ce ne sono almeno 2.000 senza tutela che devono essere esclusi dal novero

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Si scaldano gli animi al tavolo sindacati-Telecom Italia a proposito degli esuberi.

Per una volta sembra che tutte le rappresentanze siano d'accordo nel mettere sul tavolo la richiesta netta: Si prosegue nella discussione se e solo se Telecom si dimostra disponibile a trattare. E per fare questo deve escludere dal novero del famoso taglio di 3.700 persone entro fine 2011, almeno i 2.200 che sono totalmente privi di tutela.

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Si arriva a questo totale sommando 1.200 addetti che sono senza ammortizzatori con 920 addetti che invece avranno i requisiti di pensione nel corso del prossimo anno. Insomma, a un passo dal maturare i diritti di pensionamento sarebbero esclusi da un contratto di lavoro.

Il progetto industriale del triennio 2010-2012 di Telecom Italia, lo ricordiamo, prevede una riduzione degli addetti di 5.720 persone (erano 6.822), 3.700 dei quali entro il prossimo anno.

L'azienda sottolinea che 3.500 hanno la possibilità di accedere alla mobilità volontaria, 920 sono quelli che andranno in pensione nell'anno, 1.300 non sono coperte da nessun ammortizzatore e per costoro Telecom chiede strumenti innovativi come la mobilità lunga.

Di questo gran totale non fanno parte le oltre 2.000 persone del settore ICT che sono stati semplicemente licenziati e fatti riassumere dalla SSC, la società di servizi totalmente controllata da TI.

La loro sorte, da quanto si sa, è già diventata precaria perché in gran parte non hanno avuto il rinnovo del contratto a termine, oppure sono nel novero di una riduzione perché il piano industriale TI calato nella SSC contempla anche qui tagli negli addetti.
Nel caso SSC sembra che Telcom al tavolo del Governo abbia chiesto 450 contratti di solidarietà e l'allungamento di altri due anni per coloro che sono in servizio al call center "1254" e ricollocazione di chi è nelle eccedenze del  customer care "187".

In sostanza, ai circa seimila di Telecom occorrerà contare anche lgli altri esclusi dal lavoro dalle società controllate. In dieci anni Telecom ha dimezzato gli addetti e ora dai 50mila vuole avvicinarsi ai 40mila. Se basta. Sull'altro piatto fa pesare i 9 miliardi di investimenti tra Next Generation Network e manutenzione della rete in rame del Piano Industriale 2011-2013.

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