26/09/2011 di Redazione

Yahoo è ingombrante, facciamola a pezzettini

Il consiglio di amministrazione di Yahoo non sta cercando attivamente un nuovo amministratore delegato. Non solo: note che avrebbero dovuto restare riservate, a firma del Presidente Roy Bostock e il cofondatore Jerry Yang, hanno svelato che il board stare

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Yahoo potrebbe presto essere messa in vendita al miglior offerente, eventualmente anche in forma di spezzatino. Subito dopo il licenziamento dell'ex CEO Carol Bartz, infatti, si è subito appreso che il consiglio di amministrazione non avrebbe cercato subito un sostituto, e proprio da questo particolare avevano iniziato a circolare i primi rumor su una possibile vendita.

Le voci di corridoio sono state confermate negli ultimi giorni da alcune note interne fra il presidente Roy Bostock e il cofondatore Jerry Yang, in cui si legge la sostanziale conferma di quelle che prima erano state solo speculazioni. In particolare, Jerry Yang scrive in una mail che se un offerente dovesse fare una proposta d'acquisto del valore giusto sarebbe disposto a vedere tutta o parte dell'azienda.

Jerry Yang, confondatore di Yahoo

Nel testo, infatti si legge che "ci sono possibili acquirenti che hanno già manifestato interesse per un certo numero di opzioni possibili. Ci prenderemo il tempo necessario per selezionare e strutturare l'approccio migliore per l'azienda, i suoi azionisti e i dipendenti". L'estratto della mail, pubblicato da Kara Swisher sul sito AllThingsD, ha ovviamente suscitato scalpore e subito gli altri dirigenti sono corsi ai ripari per tranquillizzare i dipendenti e gli investitori.

In particolare il CEO Tim Morse ha scritto una mail ai dipendenti in cui ammette che "ormai avete visto tutti la nota fra Jerry, David, e Roy", tuttavia precisa che "tutti devono sapere che mentre la dirigenza farà le valutazioni del caso il personale dovrà proseguire con il lavoro e portare avanti l'azienda". Un compito sicuramente non facile in una concreta prospettiva di cessione.

Yahoo potrebbe essere venduta al miglior offerente

Proprio per poter avere a disposizione l'opzione di cessione più valida possibile Morse incita i suoi sottoposti: "abbiamo bisogno di un piano flessibile e lungimirante, ecco perché il Consiglio è attivamente alla ricerca di tutte le opzioni disponibili per mettere Yahoo su una traiettoria forte. Morse spiega quindi la ripartizione dei compiti: il Consiglio dovrà valutare le opzioni e prendersi carico della decisione più importante, intanto i dipendenti devono portare avanti Yahoo con una ricetta chiara: velocità, responsabilità e finalità.

Nella visione di Morse, i dipendenti (senza motivazione per ovvie ragioni) dovrebbero enfatizzare l'esecuzione rapida dei compiti e dei processi decisionali; assumere la responsabilità e il controllo del time to market per guadagnare, e migliorare il coinvolgimento degli utenti, la qualità, o qualsiasi altro aspetto sotto il controllo del proprio gruppo di lavoro. Il tutto con lo scopo di creare esperienze digitali profondamente personali.

Chi siano i candidati all'acquisto al momento non è chiaro. Gli esperti di settore non credono che la benevola mail di Morse sarà di sufficiente motivazione ai dipendenti e reputano che Yahoo stia andando alla deriva in attesa di una qualche offerta col botto, che potrebbe arrivare presto o anche fra molte settimane. I più reputano che il fattore tempo sarà determinante, in quanto la situazione finanziaria dell'azienda non parrebbe consentire tempi decisionali lunghi.


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