11/07/2014 di Redazione

Youncta, i ponti radio che piacciono ai russi

La società italiana è una startup che nasce grazie all’investimento della siberiana Micran per sfruttare quel patrimonio di competenze che nel milanese ha fatto la storia delle tecnologie radio. Obiettivo è creare prodotti e soluzioni per esterni semplici

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Grandi competenze tecniche, un mercato che è stato culla delle eccellenze “italiane” nel settore delle comunicazioni, una posizione geografica ideale per lanciarsi in nuovi mercati come il Sud Europa, l’Africa e il Medio Oriente. Sono questo gli ingredienti che hanno spinto la società russa Micran a investire nel nostro Paese e far nascere Youncta, nuova azienda che opera nel settore dei ponti radio basati su microonde. Le ambizioni sono notevoli, così come la tecnologia che vi è alle spalle. Le prime soluzioni a essere lanciate sul mercato sono il sistema di comunicazione Y-Haul a lunga distanza, ideale per aree rurali o comunque difficilmente raggiungibili con le tecnologie tradizionali, e i prodotti Y-Packet, pensati come “backhaul” mobile per gli operatori di telefonia cellulare e particolarmente adatti all’impiego nell’ultimo miglio con grande capacità di banda. A questo si affianca un sistema di gestione della rete battezzato Y-Nms che consente di monitorare in tempo reale tutte le stazioni radio tenendone sotto controllo oltre cinquecento parametri.


Siamo in un mondo, quello delle telecomunicazioni e in particolare dei ponti radio,” spiega Alessandro Greco, amministratore delegato di Youncta, “dove l’Italia è passata da una posizione di leadership al completo smantellamento di tutta la rete di ricerca e di competenze. Oggi noi andiamo controcorrente con un investimento straniero fatto su tecnologia italiana: la disponibilità delle competenze accumulate in quarant'anni di sviluppo dei ponti radio nell’area milanese ha creato tutto quanto serve allo sviluppo, alla produzione e alla vendita di questi prodotti. E’ una cosa che non si trova in nessun’altra area del mondo. Per questo Micran, azienda con grandi capacità tecnologiche ma minore conoscenza nel settore delle microonde, ha deciso di investire qui. L’obiettivo è quello di creare un polo di eccellenza nello sviluppo dei ponti radio.”

Youncta, nome che deriva dal latino “iunctus” (significa unito) ha sede ad Agrate Brianza, dove ha ufficialmente iniziato a operare nel mese di giugno. In questa fase iniziale la società impiega già ventuno ingegneri, per lo più di provenienza legata a grandi aziende internazionali come Siemens, Telettra e Alcatel. Il capitale è interamente russo. L’entità dell’investimento, essendo Micran una società privata, non è stata resa nota, ma secondo Greco si aggira nell’ordine di alcuni milioni di euro, sotto i dieci, mentre il ritorno sull’investimento è previsto nel giro di qualche anno.

Il progetto si basa sull’unione di due pilastri: il gruppo italiano - che porta competenze tecniche, capacità di marketing e conoscenza dei clienti - e il gruppo Micran, che ha eccellenze tecnologiche,” spiega Greco. “L’unione di queste due forze si rispecchia anche nel prodotto che abbiamo in catalogo e che stiamo ulteriormente sviluppando: unisce la radio e la componente di rete Ethernet, elementi che negli apparati della precedente generazione erano completamente separati. Riteniamo che il ponte radio sia una validissima soluzione che deve però evolvere verso un sistema più integrato, diventando quasi un nodo di rete. Il nostro progetto fonde queste due anime in un’unica unità pensata per l’impiego all’esterno. Vogliamo dare al nostro cliente un prodotto al top della tecnologia sia nella componente radio sia in quella di rete e che contemporaneamente sia semplice da installare e utilizzare.

Alessandro Greco, amministratore delegato di Youncta Italia



Quest’ultimo aspetto assume grande importanza pensando alla tipologia di cliente che Youncta vuole conquistare: non solo grandi operatori in grado di gestire apparati complicati, ma soprattutto piccole e medie aziende che offrono servizi di connettività per i quali hanno bisogno di prodotti facili da installare e gestire. “I punti di forza su cui si basa la nostra proposta sono la semplicità di utilizzo, il costo contenuto e l’integrazione,” dice Greco, “permettendo così al cliente di essere operativo in tempi molto brevi”.

Ad accorciare il tempo di messa in opera dei prodotti Youncta contribuisce la scelta di coprire non solo le frequenze soggette al rilascio di una licenza, ma anche di quelle libere. “Le bande non licenziate consentono a chi vuole acquistare e utilizzare un ponte radio di non dover seguire un lungo iter burocratico per ottenere la concessione,” conferma Greco. A garanzia della semplicità di installazione e gestione c’è poi la presenza di un’interfaccia web.

Grande attenzione viene posta da Youncta al servizio di assistenza. “Molti dei nostri clienti, in particolare quelli che non operano nel settore delle telecomunicazioni, hanno bisogno di supporto per la definizione della topologia della rete o per dimensionare il collegamento,” racconta Greco. “Il calcolo della tratta, per esempio, è un’operazione che non tutti sanno (o vogliono) fare in casa”. Il servizio di assistenza post vendita, invece, offre accesso diretto ai tecnici impegnati nella ricerca e sviluppo, che sono in grado di offrire tempi di risposta molto rapidi.

Gli aspetti della vendita sono seguiti da Ercole Rovida, head of sales di Youncta Italia. “Stiamo affrontando un mercato molto complesso, dove ci sono importanti competitor,” spiega. “Abbiamo studiato un ‘time-to-market’ molto rapido, basandoci su una rete di partnership locali, non solo in Italia, con un modello di vendita indiretta. Ci appoggiamo quindi a distributori, come Sice, e a integratori.  Oltre all’approccio indiretto abbiamo comunque anche quello diretto, che ci permetterà di offrire soluzioni personalizzate. La strategia commerciale è definita insieme a Micran, che copre la Russia e alcuni Paesi CIS, mentre noi partiamo come priorità dall’Italia e dall’Europa.

Ercole Rovida, head of sales di Youncta Italia


Per non disperdere preziose risorse in questa fase di startup, Youncta ha fatto delle scelte precise, decidendo di concentrarsi su specifici settori di mercato. “Il mercato a cui ci rivolgiamo è composto da tutti quegli operatori che utilizzano la radio,“ aggiunge Alessandro Greco, “ma per scelta strategica ci stiamo concentrando inizialmente sugli Internet Service Provider, in particolare per quelli che operano in aree prive di fibra ottica, e sulle utilities, società che vogliono avere una rete propria senza appoggiarsi a una rete pubblica”.

L’obiettivo principale di Youncta da qui alla fine del 2015 è quello di consolidare in primo luogo il mercato europeo, ponendo una forte attenzione al mercato russo. Il passo successivo dovrebbe essere l’America Latina, dove però è necessario, secondo Rovida, identificare correttamente i Paesi a cui dare la priorità. In termini numerici l’obiettivo e arrivare a installare entro la fine dell’anno prossimo circa cinquemila unità. La produzione avviene in Italia, ma è realizzata da un partner esterno.

Micran e un’azienda che è nata nel 1991 e si è sviluppata nel cuore della Siberia, a Tomsk, focalizzandosi su tutte le tecnologie basate sulle onde radio. E’ leader nei sistemi radar civili e militari e nei sensori radar per soluzioni di sicurezza, oltre che nella realizzazione di strumentazione elettronica per lo sviluppo di questo tipo di prodotti. Micran produce anche apparati per telecomunicazioni pensati specificamente per il territorio russo, dove le distanze sono molto ampie. L’investimento in Youncta consentirà alla società Russa di ampliare le sue competenze nell’ambito delle Tlc.

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