28/03/2024 di Redazione

Anthropic, nuova calamita per i big della tecnologia

Amazon investe 4 miliardi di dollari complessivi nella start up dell’AI generativa e Apple sarebbe intenzionata a integrare Claude 3 in iOS18. L’antagonista di OpenAI è arrivato.

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Sembra ormai chiaro che Anthropic possa diventare la più seria antagonista di OpenAI. Cresce, infatti, il numero di big tecnologici interessati a sfruttare le tecnologie della start up dell’AI generativa.

Di sicuro, sull’azienda sta scommettendo Amazon, che ha investito un totale a oggi di 4 miliardi di dollari, avendo da poco finalizzato una tranche da 2,75 miliardi, che si aggiunge agli 1,25 miliardi già versati nello scorso settembre.

Gli accordi fra le due aziende prevedono che Anthropic si baserà sulle risorse di Aws, in particolare le istanze Trainium e Inferentia, per l’addestramento e l'inferenza dei propri modelli. Gli Llm della startup sono accessibili anche in Bedrock, un servizio gestito che fornisce l'accesso ai modelli sviluppati internamente e da terze parti. I clienti potranno lavorare con Claude 3, Llm presentato lo scorso marzo, ma anche con la sua versione più performante Opus.

La nuova versione del chatbot Claude 3 propone tre modelli: Haiku, Sonnet e appunto Opus, che integrano diverse funzionalità. Opus e Sonnet sono già disponibili in 159 paesi tramite il sito Web dell'azienda, ma anche tramite l'API Claude.

Se già Google e Baidu si sono interessare alla tecnologia di Anthropic, ora sembra che anche Apple abbia avviato trattative per utilizzare le capacità di intelligenza artificiale generativa dell’azienda all’interno dei propri iPhone. Secondo il sito The Verge, Apple vorrebbe prendere in considerazione l'utilizzo di Claude 3 in iOS 18. Il nuovo sistema operativo mobile dovrebbe presto offrire una maggiore personalizzazione delle schermate home, ma non è ancora noto per quali funzionalità verrà utilizzato il modello linguistico.

L’intelligenza artificiale generativa sta diventando un elemento chiave del mercato degli smartphone, Apple è rimasta indietro rispetto ai concorrenti ed è per questo che già è arrivata la decisione di porre fine al progetto Apple Car, iniziato dieci anni fa, per concentrarsi su questa tecnologia. Ancora non è definita del tutto la direzione che la casa della Mela vorrà intraprendere, tant’è vero che poco tempo fa era circolata l’indiscrezione di trattative simili con Google su Gemini.

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