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Ad Hpe Frontier il primato di supercomputer più veloce al mondo

Il sistema di High Performance Computing ha toccato la soglia di 1,1 exaflop, mai raggiunta prima da nessun concorrente. Suo anche il primato dell’efficienza energetica.

Pubblicato il 31 maggio 2022 da Redazione

Si chiama Frontier, e il nome di questo supercomputer di Hpe non potrebbe essere più azzeccato: questo sistema di calcolo ad altissime prestazioni è attualmente il più veloce al mondo. Prima di lui, infatti, nessun altro sistema di High Performance Computing (Hpc) aveva varcato la frontiera dell’esascala, del calcolo exascale, che prevede non meno di 10 alla diciottesima Flops (cioè operazioni in virgola mobile al secondo). Hpe Frontier ha toccato la soglia di 1,1 exaflop e per questo è attualmente al primo posto nell’elenco Top500 dei supercomputer più veloci al mondo. Per farsi un’idea del suo primato, basti pensare che questa potenza non è eguagliata dai sette più grandi supercomputer al mondo (Frontier escluso) messi insieme.

Dato che questi sistemi sono voraci di energia, l’aspetto dell’efficienza è particolarmente importante e anche in questo aspetto Frontier può vantare il primato mondiale tra i supercomputer nella classifica Green500. Può infatti raggiungere prestazioni di 52,23 gigaflops performance per watt, che segnano un incremento di efficienza energetica del 32% rispetto al secondo classificato. E un ulteriore medaglia d’oro vinta da Hpe è quella del computer con le migliori prestazioni di intelligenza artificiale, con una performance di 6,88 exaflop.

Ma come è fatto Hpe Frontier, e a che cosa può servire tutta questa potenza di fuoco? Costruito per l’Oak Ridge National Laboratory del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, il sistema è realizzato assemblando 74 cabinet con altrettanti supercomputer Hpe Cray EX, ciascuno dei quali ha un peso superiore a 3,6 tonnellate. Ciascun nodo di calcolo contiene un processore Amd Epyc di terza generazione ottimizzato e quattro acceleratori AMD Instinct MI250x, per un totale di 9.408 Cpu e 37.623 Gpu. A tutto questo si affiancano quasi 145 chilometri di cavi di rete e un sistema di storage Cray Clusterstor E1000 che raggiunge i 700 petabyte di capacità.

 

 

Il sistema esascala si presta perfettamente per attività di ricerca scientifica, nelle quali è necessario creare modellazioni e simulazioni gestendo un’enorme quantità di dati. Hpe si aspetta di poter potenziare il suo Frontier affinché possa raggiungere ulteriori incredibili soglie di velocità, fino a un picco teorico di 2 exaflop.

Oltre al sistema già adottato nell’Oak Ridge National Laboratory, il Dipartimento dell’Energia statunitense ha commissionato ad Hpe la realizzazione di un altro supercomputer exascale destinato al Lawrence Livermore National Laboratory, altro importante laboratorio di ricerca governativo, gestito dall'Università della California.

 

Tag: supercomputer, high performance computing, hpe, supercalcolo

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