16/02/2022 di Redazione

Akamai si rafforza nel cloud infrastrutturale comprando Linode

L’azienda fornitrice di Infrastructure as-a-Service sarà acquisita prossimamente. Intanto, Akamai chiude l’anno fiscale con una crescita di ricavi del 7%.

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Akamai fa doppietta, annunciando contemporaneamente i risultati finanziari dell’anno fiscale 2021, chiuso al 31 dicembre, e un’acquisizione del valore di 900 milioni di euro in vista. L’acquisizione è quella di Linode, società di Philadelphia che fornisce servizi di hosting e di Infrastructure as-a-Service (IaaS), con la quale Akamai ha siglato un accordo definitivo. Questo le permetterà, stando alle affermazioni dell’ufficio stampa, di diventare “la piattaforma di elaborazione più distribuita al mondo, dal cloud all'edge”.

Enfasi a parte, va detto che Linode è sul mercato da 19 anni e che vanta oggi un milione di clienti nel mondo. Sul suo sito Web l’azienda si presenta come un fornitore di “soluzioni e servizi cloud Linux semplici, accessibili” e come una “alternativa ad Aws”. La sua offerta è rivolta in modo particolare agli sviluppatori, ai quali fornisce una “alternativa alle costose, complesse e competitive possibilità” disponibili sul mercato.

Nell’annuncio ufficiale di Akamai non si fa accenno alla focalizzazione sui server Linux, ma si sottolinea il vantaggio della semplicità d’uso dei servizi di Linode. "L'opportunità di combinare le capacità di cloud computing di Linode, facile per gli sviluppatori, con la piattaforma edge e i servizi di sicurezza leader di mercato di Akamai, è una trasformazione per noi", ha dichiarato Tom Leighton, amministratore delegato e cofondatore di Akamai. "Akamai è stato un pioniere nel business dell'edge computing per oltre vent’anni, e oggi siamo entusiasti di iniziare un nuovo capitolo della nostra evoluzione creando una piattaforma cloud unica per costruire, eseguire e proteggere le applicazioni dal cloud all'edge.

 

a sinistra Christopher Aker, Ceo di Linode; a destra, Tom Leighton, Ceo di Akamai

 

"Abbiamo creato Linode 19 anni fa per rendere la potenza del cloud più facile e più accessibile”, ha commentato Christopher Aker, fondatore e amministratore delegato di Linode. “Lungo la strada, abbiamo costruito una piattaforma di cloud computing a cui si affidano sviluppatori e aziende di tutto il mondo. Oggi, questi clienti si trovano ad affrontare nuove sfide in quanto i servizi cloud diventano onnicomprensivi, includendo il computing, lo storage, la sicurezza e la delivery dal core all’edge. Risolvere queste sfide richiede un'enorme integrazione e scalabilità che Akamai e Linode hanno intenzione di riunire sotto lo stesso tetto. Questo segna un nuovo entusiasmante capitolo per Linode e un importante passo avanti per i nostri clienti attuali e futuri".

 

Questa nuova acquisizione annunciata segue quella, recente, di Guardicore, azienda che si occupa di cybersicurezza e più precisamente di tecnologie per la microsegmentazione delle reti e il controllo degli accessi. Dal punto di vista finanziario, l’integrazione di Linode comporterà per Akamai un’aggiunta (stimata) di circa 100 milioni di dollari ai ricavi del 2022, nonché un rialzo di 0,05 o 0,06 dollari nel valore dell’utile per azione non-Gaap di quest’anno.

A proposito di numeri, quelli del 2021 di Akamai sono a segno più. I ricavi totali dell’anno fiscale (corrispondente a quello solare) sono stati 3,5 miliardi di dollari, corrispondenti a una crescita del 7% sul 2020. Il dato sale all’8% considerando gli aggiustamenti valutari. Akamai ha anche realizzato un margine operativo Gaap del 23%, mentre su base non Gaap si sale al 32%. L’utile per azione Gaap, pari a 3,93 dollari, segna una crescita del 17% anno su anno. 

 

 

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