• IL NOSTRO NETWORK:
  • The Innovation Group
  • Technopolis
  • ictBusiness.it
logo
logo
  • News
  • Focus
  • Eccellenze.it
  • Strategie di Canale
  • Ti trovi in:
  • Home Page
  • News
  • Hardware

All'asta a 100mila dollari il Macintosh 128k del 1983

Su eBay è in vetrina, fino al 18 aprile, un Macintosh originale con le firme di tutti i progettisti nella parte interna dello chassis e il rarissimo lettore Twiggy per floppy disk da 5,25 pollici. Lo vende un canadese che si firma "Woz" ma che nulla ha a che fare con il co-fondatore di Apple.

Pubblicato il 14 aprile 2012 da Elena Re Garbagnati

Su eBay è stato messo in vendita un prototipo originale e funzionante del Macintosh 128k, equipaggiato di tutto punto con tastiera e mouse originali e un raro lettore per floppy da 5,25 pollici che ai tempi era conosciuto come "Twiggy". Gli appassionati di retrocomputing sono molti, e come spesso accade sono disposti a spendere cifre pazzesche pur di aggiudicarsi dinosauri originali dell'informatica che fu.

Il Macintosh 128K con Twiggy

Non è quindi strano leggere che il venditore è un utente con il nickname "Woz", che per il gioiello chiede centomila dollari. L'invidiato collezionista non è Steve Wozniak, il cofondatore di Apple, come molti avranno pensato, ma un fan canadese dei prodotti della Mela morsicata

Il prototipo risale a qualche tempo prima della commercializzazione del modello definitivo il 24 gennaio del 1984 e non si tratta di un assemblato, ma di un sistema originale integralmente prodotto dall'azienda di Cupertino così com'è stato conservato, con il pregio esclusivo di riportare, all'interno dello chassis, le firme di tutti i componenti del team di sviluppo che lo ha creato. Restò in commercio solo fino al 1 ottobre 1985, quindi i prodotti in circolazione sono davvero pochi.

Era fornito di 128 KByte di memoria RAM, quando lo standard era 64 KByte, e disponeva di connettori solo per collegare tastiera, mouse e stampante (ImageWriter e successivamente LaserWriter). La dotazione includeva modem e un altoparlante monofonico, e non prevedeva il disco fisso perché all'epoca un singolo floppy disk era più che sufficiente per contenere l'intero sistema operativo, le applicazioni più comuni (erano disponibili solo MacWrite e MacPaint inclusi) e i file generati dall'utente.

L'unità comprendeva un monitor monocromatico da 9 pollici in grado di mostrare immagini con una definizione di 72 punti per pollice e aveva una rientranza nella parte superiore del case, che poteva essere utilizzata come maniglia per il trasporto del computer.

Sono originali anche l'icona multicolore che Apple usava a quel tempo e la tastiera con l'inserto estraibile. Il componente che ha maggiormente attirato l'attenzione è Twiggy, una rarità ormai introvabile al giorno d'oggi, che consiste nel modulo con l'unità per floppy disk da 5,25 pollici, di cui i più giovani non avranno probabilmente alcun ricordo. I supporti, enormi e particolarmente delicati e flessibili, avevano la capienza massima di 871 KB. L'unità fu installata per la prima volta nel Lisa, ma ben presto fu sostituita dai modelli da 3,5 pollici che assicuravano un tasso di errore molto più basso.

Lo chassis con le firme dei progettisti - clicca per ingrandire

Nonostante l'età questo vecchietto si è conservato bene e l'unico neo da segnalare è il leggero scolorimento delle plastiche esterne dovuto all'esposizione alla luce, ma per un reperto dell'archeologia informatica che si accende e funziona ancora è un difetto decisamente trascurabile. L'asta scade il 18 aprile, se qualcuno vuole cercare di aggiudicarselo si accomodi pure.

 

HARDWARE

  • Il mainframe sopravvive e si rilancia. Ecco lo z16 di Ibm
  • Hpe prepara un futuro di convergenza tra Private 5G e WiFi
  • I big player aprono la strada verso i Pc sostenibili
  • Attacco hacker su Asl di Napoli, ferme le prenotazioni dei vaccini
  • Con AirScale 5G, Nokia aggancia il treno dei concorrenti
Seguici:
IctBroadcast

Tweets by ictBusinessIT

Top news
  • Più lette
  • Ultime pubblicate
Konica Minolta e Mobotix rinnovano l’alleanza per la video analisi
Osservabilità dei dati e automazione, Ibm acquisisce Databand.ai
Google, l’antitrust italiano indaga su abuso di posizione dominante
Il cloud aiuta i partner a crescere, parola di Microsoft
Le assunzioni rallentano anche in Apple, ma i Glass non si discutono
La sicurezza gestita made in Italy di Sababa si estende all’OT
ThinkCentre neo 50a, l’all-in-one “intelligente” di Lenovo
Switch EX4100 Juniper, l’intelligenza artificiale fa la differenza
Sicurezza e migrazione su Microsoft, Quest Software sceglie Arrow
Withsecure si focalizza su threat intelligence e machine learning
Servizi finanziari, lo sviluppo software preoccupa il 75% dei Ciso
Data center efficienti per l’Università più green del Regno Unito
Ivanti amplia l’accordo di distribuzione con Arrow Electronics
Epson riorganizza il canale e lo indirizza verso soluzioni e servizi
Il caldo record in Regno Unito crea problemi a Google e Oracle
Vectra AI nomina Tommy Jenkins (ex Veeam) a capo del marketing
Sovranità e controllo del mercato nella cloud strategy di Oracle
Cybersicurezza, l’Internet of Things industriale è un colabrodo
Malware “commodity” e ransomware, due pericoli coesistenti
Le informazioni sul Tour de France passano per il gemello digitale
Un dispositivo indossabile rileva i casi di covid asintomatico
Battuta d’arresto per Alibaba, la prima dopo una lunga crescita
Tra cyberwar e cybercrimine, il 2022 riserva ancora delle sorprese
Ivanti e SentinelOne unite nella lotta alle vulnerabilità nascoste
Tim, avanti con il taglio dei costi e nello sviluppo della rete
La Robotic Process Automation cresce e va verso l’iperautomazione
Sanjay Poonen passa da Vmware a Cohesity per diventare Ceo
Google e Unioncamere hanno formato 43mila persone in due anni
Elon Musk al contrattacco, fa causa a Twitter a sua volta
Engineering, Guido Porro è executive vice president enterprise
Chi siamo
Contatti
Privacy
Informativa Cookie
News
Focus
Eccellenze.it
Strategie di canale
The Innovation Group
Technopolis
indigo logo tig logo
© 2022 The Innovation Group, via Palermo 5, 20121 Milano | P.IVA 06750900968