16/01/2017 di Redazione

Andy Rubin fa concorrenza a Google con un nuovo smartphone

Il padre di Android, uscito da Big G nel 2014 e ora a capo della Essential Products, sarebbe pronto a lanciare il primo cellulare della casa già entro la metà di quest’anno. Il dispositivo potrebbe avere uno schermo borderless e retro in ceramica. Dovrebb

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Android, andata e ritorno. Ma in versione “essenziale”. Andy Rubin, uno dei padri del sistema operativo mobile più diffuso al mondo, ora titolare della startup Essential Products, avrebbe intenzione di lanciare entro la prima metà dell’anno un nuovo smartphone di fascia alta. Dopo soli due anni dall’addio a Google, Rubin, che ora guida una squadra di 40 persone (molte delle quali arrivate da Apple e dalla stessa Big G), è quindi pronto per stupire il mondo. Secondo un articolo di Bloomberg, sul tavolo dell’azienda sarebbero passati diversi prototipi di cellulari, ma le fonti più accreditate parlano di un dispositivo con schermo borderless, più largo di quello dell’iPhone 7 Plus e con una parte posteriore realizzata in ceramica.

Un prodotto destinato a competere proprio con i device di Apple e con i Pixel, presentati da Google nel 2016. Ma secondo il documento depositato nel 2016 da Essential presso l’ufficio brevetti Usa, l’obiettivo della società di Rubin non è solo quello di vendere cellulari, ma anche tablet, accessori e altro. I dettagli sono scarsi, perché una presentazione effettiva dell’azienda al pubblico non è ancora stata fatta.

Ma sembra che lo smartphone di Essential sia destinato a diventare l’hub centrale di un microcosmo di dispositivo intelligenti, pensati soprattutto per l’utilizzo domestico. Per questo il cellulare di Rubin potrebbe integrare avanzati algoritmi di intelligenza artificiale. Un pallino, quello dell’Ai, che il creatore di Android ha da tempo. Dopo essere passato dalla divisione Android a quella di robotica di Google, Rubin lasciò il gruppo nel 2014.

In seguito fondò un incubatore per startup, chiamato Playground Global, che prediligeva le nuove realtà impegnate in campi come l’intelligenza artificiale, la robotica e i progetti di realtà aumentata. L’idea di fondare una società per vendere prodotti consumer sarebbe nata grazie all’esperienza con Playground Global.

 

 

Tra le startup incubate e condotte alla exit figura anche Nervana, acquisita l’anno scorso da Intel per circa 350 milioni di dollari. Il focus di Nervana era lo sviluppo di algoritmi di deep learning. Secondo Bloomberg, Essential starebbe lavorando anche a una propria versione della tecnologia 3D Touch di Apple, così come a una serie di accessori (tra cui un caricabatterie a induzione) per rendere più “appetitoso” lo smartphone.

Le informazioni sulle specifiche hardware del dispositivo vanno al momento prese con le pinze. Il device potrebbe essere basato sul chip a otto core Snapdragon 835 di Qualcomm, svelato ufficialmente al Ces 2017 da Qualcomm e non ancora presente in nessun cellulare in commercio. Il primo prodotto di Essential dovrebbe inoltre disporre di 4 GB di memoria e di Android 7.0 Nougat. Il prezzo dovrebbe aggirarsi sui 650 dollari, lo stesso dell’iPhone 7 da 32 GB.

 

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