Avaya fra tablet e virtual data networking
La società anticipa il prossimo debutto in Italia della tavoletta touch Flare Experience con a bordo tutti gli strumenti di comunicazione e presenta i plus di Vena, architettura aperta per ottimizzare le connessioni di rete fra desktop e contenuti virtuali
Pubblicato il 26 novembre 2010 da Redazione

Una freccia nell’arco di Avaya è Flare Experience, il tablet professionale Android che si presenta con il plus dichiarato di integrare in un unico dispositivo tutti gli strumenti della comunicazione multimediale, e quindi voce, videochiamate, mail, Internet e social network. Il tutto gestito da un’unica interfaccia, naturalmente touch. Per le aziende italiane Flare sarà disponibile dalla prossima primavera e farà concorrenza al Cius (e alle soluzioni di comunicazione unificata) di Cisco.

Flare Experience, un tablet Android dove convergono tutti gli strumenti della comunicazione multimediale
Vena, acronimo di Virtual Enterprise Network Architecture, è invece la soluzione basata su standard aperto che Avaya mette in campo per incontrare una delle esigenze prioritarie delle aziende, quella di abbattere i costi e di ottimizzare la gestione dei sistemi di business che girano sulle macchine del data center. In particolare, il pregio di questa architettura è quello di rendere più efficiente la connessione end-to-end dai desktop a tutti i contenuti del data center e di conseguenza ridurre gli interventi di riconfigurazioni della rete in relazione ai possibili errori commessi da chi opera sui sistemi virtuali all’interno del network aziendale.
Per Vena, il cui punto di forza è anche quello di essere una base architetturale per la creazione di cloud private, Avaya ha stretto partnership con vari specialisti del networking e dello storage e soprattutto con VMware per tutto ciò che riguarda la componente di virtualizzazione.
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