14/03/2022 di Redazione

Cloud, nelle aziende Microsoft Azure ha superato Aws

Un sondaggio di Flexera, svolto su 753 aziende, evidenzia il sorpasso dell’offerta di Microsoft su quella di Amazon. Aumenta la spesa media pro capite.

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Le risorse cloud più popolari tra le aziende del mondo sono quelle di Microsoft Azure. Il sorpasso su Amazon Web Services (Aws), complici forse i cambiamenti indotti dalla pandemia e la crescita massiccia di Office 365 e Microsoft Teams, sarebbe già avvenuto. Lo suggerisce il nuovo studio annuale di Flexera, “State of the Cloud Report”, giunto all’undicesima edizione e condotto su 753 professionisti IT, con potere decisionale sugli investimenti in tecnologie cloud. Dalle risposte, raccolte a fine 2021, risulta che su questo campione di aziende (che il report categorizza come piccole e medie, ma nell’accezione non italiana del termine), l’80% utilizza il servizi di Azure e il 77% impiega Aws.

Il 71% ha più di cinquanta macchine virtuali eseguite nei data center di Microsoft, il 69% ha più di cinquanta macchine virtuali nelle infrastrutture di Amazon. Il 37% delle aziende, inoltre, ha delle risorse in private cloud su Azure, percentuale superiore al 31% di coloro che usano macchine virtualizzate con Vmware vSphere. Sono dati molto significativi, che evidenziano i progressi di Microsoft nei mercati del cloud pubblico e privato. Ma va sottolineato, comunque, come si tratti di numeri derivati dalle risposte di un campione d’indagine e non di misurazioni reali, basate per esempio su dati di vendita.

 

 

Spesa cloud pro capite in aumento
In generale, tra le piccole e medie imprese gli investimenti in cloud computing stanno aumentando. La percentuale di quelle che hanno speso in un anno più di 1,2 milioni di dollari è passata dal 38% del totale del 2020 al 52% del 2021. A detta degli analisti di Flexera, entro un anno risiederanno nel cloud pubblico il 62% dei dati e il 63% dei workload aziendali. La direzione pare tracciata, e tuttavia per una migrazione di successo, produttiva e anche sicura, le sfide da vincere non sono poche.

I maggiori problemi per le aziende riguardano attualmente proprio la cybersicurezza, la mancanza di risorse o competenze specifiche sul tema, e inoltre la capacità di gestione della spesa in cloud. A proposito di quest’ultimo aspetto, dal sondaggio è emerso che gli investimenti destinati alla “nuvola” stanno portando le aziende a sforare il proprio budget IT, e non di poco: del 13% quest’anno, del 29% il prossimo, secondo le attese. Inoltre gli intervistati prevedono che circa il 32% della spesa in cloud sia male investita, in servizi o risorse che non vengono poi effettivamente sfruttati.

Nuove tendenze nel post pandemia
“Per continuare nella trasformazione digitale allo stesso passo, le aziende devono assegnare al cloud un ruolo significativo nelle proprie strategie”, ha sottolineato Brian Adler, senior director, cloud market strategy di Flexera. "Il cloud aiuta le imprese a crescere, a essere più agili, ad aumentare i ricavi e a raggiungere obiettivi di business. Abbiamo visto come negli ultimi anni l’adozione del cloud sia cresciuta, con grande accelerazione a causa della pandemia. Tuttavia, nel mondo post pandemico che stiamo modellando, nuove tendenze emergono all'attenzione".

Una di queste tendenze sembra essere l’utilizzo degli strumenti di gestione nativi delle piattaforme cloud. Un maggior numero di aziende preferisce usare le funzioni di orchestrazione e gestione dei container proposte da Aws, Azure e Google Cloud, anziché rivolgersi a strumenti esterni, di altri fornitori (come Ansible, Slack o Terraform) o personalizzati. Ci pare dunque che stia emergendo un maggior bisogno di standardizzazione e, insieme, di facilità operativa per le aziende che scelgono di tenere in cloud i propri dati e le proprie applicazioni.

 

 

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