22/01/2018 di Redazione

Competenze digitali per tutti grazie all'impegno di Facebook

Con un investimento miliardario, il social network si è impegnato a creare nuovi poli di competenza e a organizzare corsi di formazione in diversi Paesi europei. Si punta a coinvolgere un milione di professionisti e piccole e medie imprese.

immagine.jpg

A Facebook le competenze digitali stanno a cuore. Dal 2011 a oggi, il colosso dei social network ha investito oltre un miliardo di dollari per aiutare con attività di formazione (online e offline) quelle che chiama “small businesses” e che in Italia chiameremmo imprese di dimensioni medie, oltre che piccole. Ora la società di Menlo Park rafforza il suo impegno europeo con un programma chiamato Community Boost, attraversò il quale fornirà supporto e formazione a un milione di imprese e persone nel Vecchio Continente nell'arco dei prossimi due anni.

Il tema fra le righe è quello, oramai noto, del “digital gap” o del “digital skill gap”: la carenza di compentenze informatiche e digitali è un tallone d'Achille per molte aziende, specie di piccole dimensioni, e per molti liberi professionisti. In Italia, in particolare, secondo uno studio di Randstad Workmonitor sette persone su dieci ritengono che la propria azienda non disponga di sufficienti competenze digitali.

Il programma Community Boost europeo è rivolto quindi sia alle imprese sia ain singoli che vogliano acquisire nuove conoscenze e abilità spendibili sul mercato del lavoro. Entro il 2020 Facebook inaugurarerà tre nuovi “poli di competenza”, i community skill hub, in Italia, Spagna e Polonia: questi luoghi, creati sul modello del Digitales Lernzentrum di Facebook a Berlino, ospiteranno corsi di formazione organizzati insieme a imprese locali e incentrati sui temi della digitalizzazione, della sicurezza informatica, della programmazione e altro ancora.

Ulteriori corsi, sia online sia in aula, saranno orgnizzati insieme a Freeformers a beneficio di circa 300mila persone in in Italia, nel Regno Unito, in Francia, Germania, Polonia e Spagna. È previsto, inoltre, il lancio di numerosi programmi di training online rivolti a 250mila aziende e di corsi in aula per centomila aziende. Un occhio di riguardo è poi rivolto alle donne, la cui presenza è notoriamente ancora scarsa all'interno delle professioni Stem: il programma #SheMeansBusiness (iniziativa che incoraggia l'imprenditorialità femminile attraverso reti di contatti, mentoring, formazione) quest'anno sarà esteso a Irlanda, Spagna e Svezia, dopo il suo lancio in Italia e Regno Unito; in Francia circa 15mila donne potranno farne parte.

Una parte dell'investimento, circa 10 milioni di euro, servirà ad alimentare centro di ricerca sull'intelligenza artificiale aperto da Facebook a Parigi: i dottorati saranno notevolmente aumentati (da dieci a quaranta), saranno stanziate borse di studio e create risorse (server e dataset) consultabili dalle istituzioni pubbliche francesi. Il gruppo di ricercatori e ingegneri impegnati a Parigi, inolte, raddoppierà da 30 a 60 persone.

 

 

 

Tutte queste promesse e previsioni fanno da proseguimento all'impegno intrapreso da Facebook nel 2011 per diffondere competenze digitali. Nel mondo, fa sapere la società, centinaia di migliaia di piccole imprese hanno approfittato dell’iniziativa Boost Your Business e un milione di esse ha usato la piattaforma di apprendimento online Blueprint. Attualmente il social network conta oltre 70 milioni di piccole imprese presenti sulle Pages. Secondo una recente ricerca realizzata da Morning Consult in collaborazione con il Lisbon Council e con Facebook, più di una Pmi su tre (fra quelle italiane, francesi, tedesche, polacche, spagnole e britanniche presenti sul social network) ha costruito la propria attività su Facebook e una su due grazie a questo è riuscita a crescere ed assumere dipendenti. Per il 67% delle piccole e medie imprese, inoltre, le competenze digitali e social di un candidato sono importanti almeno quanto l'università o scuola vantanta in curriculum.

 

ARTICOLI CORRELATI