Con gli Apple AirTag non perderemo più niente
I nuovi dispositivi smart tag di Apple funzionano tramite il Bluetooth e la rete FindMy.
Pubblicato il 26 aprile 2021 da Redazione

Grandi novità in casa Apple. L’azienda di Cupertino ha appena annunciato un aggiornamento degli iPad Pro da 11 e da 12,9 pollici, ora dotati di processore M1 a otto core e più veloci, oltre che di supporto 5G (in alcune configurazioni), miglioramenti di memoria, risoluzione e luminosità dello schermo. Anche la nuova gamma degli iMac si aggiorna con i chip M1 e introduce alcuni potenziamenti di Ram e interfacce, oltre che (a seconda della configurazione) una tastiera con sensore per le impronte digitali Touch ID integrato. La lista delle novità include anche una declinazione cromatica nuova, il viola, per gli iPhone 12 e iPhone 12 Mini.
Un prodotto che ha suscitato molta curiosità è Apple AirTag. Si tratta di un dispositivo smart tag da associare a cose che temiamo di perdere, come una valigia, la borsa del computer, l’agenda, il portafoglio, le chiavi di casa o dell’automobile. Naturalmente sul mercato già esistono gadget di questo tipo, funzionanti tramite Bluetooth, ma per i fan di Apple un primo valore aggiunto è il design: fra l’altro questi dispositivi possono essere personalizzati, facendo comparire sulla loro superficie digitale l’emoticon che più ci aggrada.
E non è tutto: ci sono anche vantaggi di user experience e di privacy. Oltre a usare il Bluetooth, per la localizzazione gli AirTag impiegano la rete FindMy (Dov’è), consentendo di usare tutti gli iPhone, Pad e iMac inseriti in questa rete per cercare quello specifico smart tag nelle vicinanze. Dunque i dispositivi Apple possono fungere da "radar" per individuare l'oggetto smarrito ma soltanto il legittimo proprietario ne vede la collocazione su una mappa. Nessuno, oltre a lui, può accedere a quei dati di geolocalizzazione.
Come funzionano gli Apple AirTag
Attraverso l’app per iOS dedicata si esegue tutta la procedura di accoppiamento e gestione del dispositivo associato, che da quel momento compare all’interno dell’applicazione Dov’è. Per trovare un oggetto smarrito per prima cosa si può decidere di far suonare l’AirTag e se l’oggetto è nei paraggi non servirà fare altro: possiamo farlo all'interno dell'app Dov'è oppure chiedere a Siri. Un secondo metodo, disponibile sugli iPhone con processore U1, che supportano la tecnologia Ultra Wide Band (Uwb), è anche possibile lasciarsi guidare a destinazione da un segnale visualizzato sullo schermo del telefono. Questa modalità di localizzazione, a detta di Apple, è particolarmente accurata.
Se crediamo di aver perso qualcosa in un luogo pubblico o su un mezzo di trasporto, possiamo attivare la modalità "Smarrito" e così facendo riceveremo una notifica nel caso l'AirTag venga rilevato da un dispositivo Apple della rete FindMy.
Il singolo AirTag costa 29 dollari negli Stati Uniti e 35 euro da noi, con la possibilità di acquistare a 119 un bundle da quattro pezzi. In abbinamento possiamo scegliere alcuni accessori simili a portachiavi, che personalizzano il dispositivo e ci aiutano a non perderlo. Gli AirTag funzionano con batterie a bottone che durano circa un anno, sostituibili. In che è interessante, perché normalmente gli smart tag Bluetooth smettono di funzionare quando la batteria integrata si scarica definitivamente. Considerati tutti questi elementi (la possibilità di usare la rete FindMy, l'estetica, la precisione della gelocalizzazione e la longevità del prodotto), il costo di 35 euro appare piuttosto adeguato.
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