05/11/2020 di Redazione

Coronavirus e lockdown spingono i pagamenti digitali in Italia

Un’indagine di Mastercard e AstraRicerche svele che oggi otto italiani su dieci utilizzano con frequenza le carte di pagamento. Crescono anche gli acquisti via smartphone.

Che il covid-19 e i lockdown ci abbiano resi più digitali è ormai una certezza assodata. La trasformazione delle abitudini delle persone, anche in Italia, riguarda lo smart working ma riguarda anche il modo di fare acquisti, sia online sia in negozio. Nuovi dati dell’indagine “Paying digital, living digital: evoluzione dello stile di vita degli italiani prima e dopo il covid-19”, realizzata da Mastercard in collaborazione con AstraRicerche, evidenziano la crescita dei pagamenti digitali un po’ in tutte le forme, cioè sia da Web sia da smartphone sia nei Pos dei negozi tradizionali. Si tratta, più precisamente, dei risultati emersi da una seconda tranche di interviste che fanno seguito a quelle realizzate durante il primo lockdown, e che vanno a comporre un quadro più completo e aggiornato fino al mese di ottobre 2020.

 

Da questa seconda tranche di interviste, condotte tra il 19 e il 21 di ottobre su un campione di mille persone (equamente suddivisi tra uomini e donne nella fascia 18-65 anni), risulta che attualmente otto italiani su dieci utilizzino frequentemente le carte di credito o debito per i loro acquisti quotidiani. Le carte contactless, in particolare, sono ormai un’abitudine consolidata per il 78% degli italiani. Ed è apprezzabile l’incremento rispetto ai dati di giugno, emersi dalla prima parte della ricerca, nei quali la quota degli utilizzatori frequenti delle carte di pagamento sfiorava il 70%. 

 

Il ricorso agli acquisti tramite dispositivo mobile (su siti Web o applicazioni) è meno diffuso ma comunque in crescita. A giugno i pagamenti tramite app bancaria risultavano utilizzati dal 29,5% degli italiani, quelli via smartphone dal 20%; a ottobre si registra un incremento dell’1,9% nell’uso delle app dedicate e del 3,2% nei pagamenti tramite telefono. Più di nicchia sono invece i pagamenti tramite smartwatch, che però attirano curiosità: un italiano su tre è interessato a utilizzali in futuro.

 

Mastercard e Astraricerche si spingono a parlare di uno spostamento strutturale verso abitudini tecnologiche più evolute, che dunque non spariranno una volta terminata l’emergenza sanitaria del covid-19. Le buone ragioni per evitare il ricorso al contante valgono a prescindere dalla contingenza e sono, a detta degli intervistati, innanzitutto la maggiore sicurezza dei pagamenti per quanto riguarda le carte di credito e debito (per un italiano su tre) e la comodità e la rapidità delle procedure per quanto concerne i pagamenti contactless e i dispositivi mobili. Tra gli intervistati, inoltre, prevale l’impressione che anche gli esercenti oggi come oggi preferiscano evitare i contanti (la pensa così il 47% del campione).

 

In merito alla propensione di utilizzo futuro, le carte di pagamento superano il contante e si attestano al primo posto, indicate da 79,8% degli italiani come metodo apprezzato (dato in crescita del 4% rispetto all’indagine di giugno 2020). Le carte contactless, al secondo posto tra le preferenze per i pagamenti futuri, raggiungono pressappoco la stessa percentuale del denaro contante ovvero rispettivamente 68,8% e 68,9%.

 

“L’avvicinamento degli italiani ad uno stile di vita più digitale, di cui i pagamenti costituiscono una parte importante, è continuato anche oltre i  mesi più duri dell’emergenza”, sottolinea Michele Centemero, country manager Italia di Mastercard. “I fattori che spingono i consumatori in tutta Italia all’utilizzo dei pagamenti digitali rispetto al contante risiedono nella maggiore sicurezza percepita, anche in termini sanitari, nella una maggiore rapidità e nella migliore facilità di utilizzo”.

 

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