19/04/2023 di Redazione

Data science, Java e Sap in cima alle competenze più richieste

Uno studio di Experis svela che i profili IT più richiesti in Italia sono il data scientist architect, lo sviluppatore Java e il Sap manager.

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Quali sono le professioni IT più richieste del momento, quali le competenze informatiche di cui le aziende italiane hanno bisogno? Risponde a queste domande un nuovo report (“Tech Cities 2023”) di Experis, società di ManpowerGroup: i tre profili più richiesti in Italia, pur con differenze tra città e città, sono il data scientist architect, lo sviluppatore Java e l’esperto di tecnologie Sap. In una rosa di dieci città (e in particolare a Milano, Roma e Bologna) si concentra il 90% delle offerte di lavoro per profili specializzati in cybersicurezza.

Non è certo un mistero che nel nostro Paese, così come altrove, le competenze IT in senso stretto e quelle di data science siano difficili da reperire. Laddove esistano, i “talenti”, come si suol dire, tendono a essere volatili e a inseguire l’opportunità più allettante anche se questo significa lasciare il vecchio posto di lavoro per uno nuovo. Per il settore IT&Digital la “ManpowerGroup Employment Outlook Survey” prevede, in Italia, un incremento del 25% delle assunzioni nel secondo trimestre di quest’anno. Allo stesso tempo esiste nel 72% delle aziende una difficoltà a reperire le competenze ricercate.

In generale, il profilo tipico del professionista informatico in Italia è quello di un talento molto ricercato, con retribuzioni sopra la media nazionale e che può permettersi di avanzare richieste in merito alla flessibilità del posto di lavoro. Per attirare ma anche per trattenere i “talenti”, è determinante per le aziende offrire condizioni allettanti da questo punto di vista, con giornate di smart working e opzioni di lavoro remoto.

Milano è la città che offre più occasioni: qui si concentra il 30% degli annunci nazionali del settore IT, digitale e tecnologia. Al secondo posto Roma, con il 16% delle offerte di lavoro, e a seguire Bologna (9%), Torino (8%),  Napoli (5%), Bari (4%), Padova e Verona (3%), Catania (2%) e Udine (1%).  Dal punto di vista dello stipendio, il capoluogo lombardo offre le retribuzioni più alte (fino a 85mila euro annui per un profilo di media seniority), seguito da Roma, Padova, Bologna, Verona, Torino, Udine e Bari. Stanno sotto i 40mila euro annui, invece, le RAL medie a Napoli e Catania. 

I talenti tecnologici hanno ormai un ruolo rilevante all’interno di qualsiasi business e settore”, ha commentato Josè Manuel Mas, direttore di Experis Italia. “Si tratta di figure essenziali e che continueranno a esserlo anche in futuro. Gli stessi talenti evolvono: emergono nuove professionalità, quelle tradizionali si trasformano e la commistione tra management aziendale e strategia digitale è sempre più stretta. Dopo l’esperienza pandemica, la maggior parte dei lavoratori ha cambiato le proprie percezioni e aspettative rispetto a questioni come l’equilibrio tra vita e lavoro, la flessibilità e l’autonomia nella gestione di tempi e spazi”. 

“È questa”, ha proseguito, “una grande opportunità sul cammino verso l’innovazione per tutte quelle aziende che sapranno cogliere queste nuove esigenze e aumentare così le possibilità di reperire talenti, senza condizionamenti legati a confini geografici, nazionali e internazionali. In questo scenario, sempre più focalizzo sulle competenze tecniche e caratterizzato dalla nuova rivoluzione tecnologica permeata dall’AI, le soft skill assumono un ruolo centrale per guidare l’innovazione. Sarà proprio la combinazione di nuove tecnologie e intelletto umano a permetterci di superare le sfide del futuro”.


I profili più richiesti (e quanto guadagnano)
L’Embedded System Engineer si occupa di progettare, sviluppare e validare soluzioni software e hardware per architetture embedded. Stabilisce i requisiti di sistema, realizza l’architettura, valuta e monitora le prestazioni, si assicura che tutto funzioni correttamente, in modo integrato e analizza problemi tecnici complessi, ne diagnostica le cause principali e trova soluzioni. Un professionista con due o tre anni di esperienza guadagna in media  tra i 34mila e i 45mila euro all’anno.

L’Infrastructure Manager ha la responsabilità dei sistemi e delle infrastrutture informatiche aziendali, è consapevole della direzione strategica dell’azienda stessa e sfrutta le nuove tecnologie per centrare gli obiettivi di business. È esperto dei più comuni linguaggi di programmazione e svolge anche attività di project management, gestendo budget, tempistiche e interfacciandosi con diverse figure professionali interne ed esterne. La RAL varia sensibilmente in base al livello di seniority, alle dimensioni dell’azienda e anche, soprattutto, alla città, ma mediamente un profilo di seniority intermedia guadagna intorno ai 53.500 euro.

Il Chief Technology Officer (Cto) ha, come noto, un ruolo esecutivo e solitamente fa parte del Consiglio di Amministrazione. La sua responsabilità principale è quella di selezionare e proporre ai vertici aziendali le soluzioni tecnologiche e i servizi informatici da adottare. È una figura con una forte componente Business a cui sono richieste in maniera crescente doti di leadership, capacità comunicative e competenze commerciali. Non è nemmeno un mistero che sia una tra le figure meglio retribuite. Stando ai dati di ManpowerGroup, a Milano la RAL media tocca gli 85mila euro, mentre la media nazionale per un profilo middle è compresa tra  65mila e 75mila euro.

Lo Scrum Master è una figura ibrida, a metà strada tra il Project Manager e il Talent Scout, che affianca elevate competenze tecniche a grandi doti di gestione e organizzazione. Si tratta di un ruolo di leadership, che richiede esperienza nei gruppi di lavoro, doti di time management, comunicazione ed empatia. La retribuzione media per una middle seniority è pari a 43.600 euro.

Il Sap Manager o Sap Specialist si occupa dell’implementazione, personalizzazione e gestione del popolare software Erp e delle altre soluzioni di Sap. Tra le soft skill più richieste ci sono doti comunicative e relazionali, problem solving e capacità di mantenere la visione d’insieme. Il livello retributivo negli ultimi anni si è alzato, e anche le figure professionali più junior, con due o tre anni di esperienza, hanno RAL intorno ai 49.500 euro.

L’E-Commerce Manager si occupa di integrare i processi di marketing e project management con attività di posizionamento, progettazione e implementazione dello store online. Ha competenze tecniche (Crm, Google Analytics, Marketplace, ecc.) ed è sempre aggiornato sulle tendenze di mercato, sugli strumenti software più usati e su quelli emergenti. In seguito alla pandemia la richiesta di questi professionisti è cresciuta un po’ in tutte le province italiane e oggi la RAL media di un profilo middle è di 43.000 euro.

Il Security Researcher si occupa di rilevare, prevenire e risolvere le minacce alla sicurezza di reti di computer e archivi di dati. Conduce periodiche verifiche dello stato di sicurezza dei sistemi, prepara relazioni tecniche, coordina e collabora per l’installazione, la manutenzione e l’operatività di software e firewall e di tutte le attività Siem (Security Information and Event Management). La RAL media di un profilo middle è di 48.000 euro.

Il Penetration Tester si occupa di testare apparati e sistemi aziendali, simulando attacchi informatici e andando alla ricerca di vulnerabilità e difetti, per poi occuparsi della loro risoluzione. Attualmente è una figura molto richiesta dalle società di consulenza (in particolare di consulenza informatica) e dalle aziende che sviluppano prodotti proprietari di cui devono, poi, testare la sicurezza. La RAL media di un profilo middle è di 40.500 euro.

Il Soc Manager è responsabile del Security Operation Center e utilizza tecnologie specifiche per gestire e coordinare le attività di monitoraggio e risposta alle minacce. Son molto richiesti sia dalle aziende con Soc sia dai fornitori di servizi di sicurezza gestiti. La RAL media di un profilo middle è di 48.300 euro.

ll Cloud Developer/Architect/Engineer è colui che progetta e costruisce lo spazio cloud, seguendo le fasi gestionali e monitorando i risultati, sfruttando sia competenze tecniche sia doti manageriali. La RAL media nazionale di un profilo middle è di 42.500 euro.

Il Data Scientist/Architect/Specialist è un esperto di dati: sa raccoglieri, analizzarli e trarne indicazioni utili per il business dell’azienda. Si occupa, inoltre, di rendere gli insight comprensibili anche ai non addetti ai lavori. La RAL media nazionale di un profilo middle è di 34.900 euro e tendenzialmente in aumento.

Il Full Stack Developer è uno sviluppatore che possiede la capacità di gestire e coordinare un progetto in maniera globale. È un profilo difficile da reperire, per il quale la domanda supera l’offerta. La RAL media di un profilo middle è di 34.500 euro.

Il Java Developer sviluppa software e applicazioni basate sul diffusissimo e longevo linguaggio di programmazione. A lui il compito di stare al passo con i continui aggiornamenti di Java (rilasciati ogni nove/dodici mesi). La RAL media di un profilo middle è di 35.100 euro.

Il DevOps Engineer si occupa di tutte le fasi di sviluppo di un software e al tempo stesso gestisce le tappe operative che caratterizzano l’infrastruttura. La RAL media di un profilo middle è di 39.300 euro, con una certa disparità tra le città del settentrione (a Milano si arriva a 45mila euro di mesi) e quelle meridionali (Napoli e Bari sono ferme a 32mila euro).

Il Model Based Design Engineer si occupa di modellazione e sviluppo software con approccio metodologico model-based. Il suo compito è quello di definire i requisiti del comportamento di un sistema, le logiche di controllo e le “ipotesi di comportamento” in cui quel sistema agisce, per questo a volte viene definito anche “controllista”. La RAL per un profilo middle ha un valore medio di 36.400 euro.

 

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