24/05/2023 di Redazione

Dell promette l'edge semplice e sicurezza Zero Trust certificata

Da Las Vegas l’azienda ha annunciato il software di automazione e deployment NativeEdge e una soluzione di cybersicurezza che sarà prossimamente certificata dal Pentagono.

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Semplificare la distribuzione e la sicurezza degli ambienti edge, ma anche aiutare le aziende a proteggersi con un sistema di verifiche Zero Trust particolarmente forte. Sono i due temi focali negli annunci di Dell arrivati da Las Vegas, dove è in corso l’annuale convention “Dell World”. La società texana (ma da qualche anno ha trasferito la propria sede da Austin alla capitale del Nevada) pur restando uno tra i colossi dell’hardware infrastrutturale è sempre più orientata sul software, come d’altra parte molti dei suoi concorrenti, e inoltre sta ampliando la propria offerta di cybersicurezza.

La premessa a uno degli annunci odierni si chiama Project Frontier ed è un progetto presentato lo scorso ottobre: Dell si è impegnata a creare una piattaforma software per le operazioni nell’edge, integrata con i propri prodotti hardware. La promessa è quella di aiutare le aziende a gestire e orchestrare più facilmente e in sicurezza le operazioni e le applicazioni “periferiche”. Ora a Las Vegas questa piattaforma ha fatto il suo debutto:  Dell NativeEdge viene definita come “l'unica piattaforma software del settore che offre l'onboarding sicuro dei dispositivi su vasta scala, la gestione remota e l'orchestrazione delle applicazioni multicloud

 

NativeEdge è stata progettata con un design di sistema aperto, in modo da potersi integrare con una serie di soluzioni hardware presenti nell’offerta Dell. Presenta funzionalità di automazione, distribuzione di applicazioni e sicurezza Zero Trust integrate e può essere sfruttata per diversi casi d’uso. Dell fa l’esempio di una ipotetica grande aziende manifatturiera che voglia automatizzare le operazioni di imballaggio e spedizione in tutti i propri stabilimenti: normalmente servirebbero mesi e azioni complesse per connettere numerose tecnologie (come IoT, streaming di dati e machine vision), che richiedono dispositivi dedicati e diverse applicazioni software. NativeEdge permette invece di completare un progetto di questo tipo in poche settimane.

 

I vantaggi si applicano anche ad altri settori. Da uno studio condotto dalla stessa Dell su un centinaio di grandi aziende clienti è risultato che una ipotetica realtà industriale con 25 impianti con NativeEdge può ottenere fino al 130% di ritorno sull’investimento, può velocizzare (venti minuti in meno) l’onboarding di nuovi dispositivi per ciascun asset dell'infrastruttura edge e può ridurre tempi e costi del deployment e delle operazioni.

“Lo spostamento dei dati non è di semplice gestione ed è costoso”, ha commentato Jeff Clarke, vice chairman e co-chief operating officer di Dell Technologies. “Questo ha portato ad avere architetture molto distribuite che possono essere difficili da gestire e automatizzare. I clienti che si trovano a implementare nuovi workload e intelligenza artificiale all'edge si rivolgono a Dell per trovare modi più semplici ed efficaci per gestire e proteggere i loro ecosistemi di tecnologie e applicazioni edge. Dell NativeEdge assicura loro il controllo che serve così che possano gestire e semplificare l'intero ambiente edge con un'unica soluzione, aiutandoli a ottenere esperienze, prodotti e risultati migliori”.


La soluzione sarà disponibile a partire dal prossimo agosto in una cinquantina di Paesi. Attraverso l'iniziativa Dell Edge Partner Certification Program, i fornitori di software indipendenti (Isv), i system integrator e gli Oem partner di Dell potranno convalidare le rispettive applicazioni software su NativeEdge per fornire ai loro clienti soluzioni infrastrutturali edge integrate.

 

 

Un’altra novità è Dell Validated Design per Retail Edge, una soluzione infrastrutturale pre-collaudata, convalidata e supportata da Dell. La soluzione impiega il software e funzionalità di automazione (fornite da inVia Robotics) per le attività di  raccolta, imballaggio, spedizione e consegna dell'ultimo chilometro. I magazzini e gli spazi già esistenti possono diventare centri di micro-fulfillment, e gli ordini possono essere evasi più rapidamente. La soluzione può essere implementata sui server Dell PowerEdge con sistema operativo Linux, Microsoft Azure Stack Hci o Vmware Edge Compute Stack. 

Altri annunci snocciolati a Las Vegas sono Private Wireless con Airspan e Druid (una soluzione di rete wireless privata convalidata per connettere dispositivi e sensori nell’edge), Enterprise SONiC Distribution by Dell Technologies 4.1 (un sistema operativo di rete scalabile basato su tecnologie open source per gli switch Dell) e ProDeploy Flex è (un servizio di deployment modulare per ambienti edge). 

Nell’ambito della sicurezza è stato presentato Project Fort Zero, progetto che sfocerà prossimamente in una soluzione Zero Trust convalidata e certificata dal Dipartimento della Difesa statunitense. Si adatterà a diversi casi d’uso, tra cui la protezione di data center on-premises di aziende private o pubbliche, la protezione di sedi remote o regionali e la difesa “sul campo”, cioè in contesti dove può essere necessaria un'implementazione temporanea (per esempio aeroplani o veicoli). 

Altri vendor saranno coinvolti nella progettazione, ma Dell si occuperà per tutti delle attività di integrazione e orchestrazione tecnologica. Per ottenere la certificazione, la soluzione sarà valutata da un “team governativo” che dovrà riconoscerne il grado di maturità e l’aderenza all’architettura Zero Trust di riferimento del Pentagono.


“L’approccio Zero Trust è progettato per ambienti decentralizzati, ma la complessità di integrarlo all'interno di centinaia di singoli prodotti di decine di vendor lo rende di difficile implementazione per le aziende”, ha spiegato Herb Kelsey, industry chief technology officer, government di Dell Technologies. “Stiamo supportando le organizzazioni a livello mondiale per facilitare l'integrazione e accelerare la diffusione di Zero Trust, così che possano soddisfare le moderne sfide in ambito sicurezza”.

Ultimo ma non per importanza, debutta un nuovo servizio chiamato Product Success Accelerator per Backup (o Psx per Backup), che si affianca al già esistente Psx per Cyber Recovery. Le aziende possono scegliere fra tre differenti livelli di backup o recovery, più o meno completi: Ready comprende workshop di pianificazione, la configurazione di un ambiente vault o backup convalidato, un success plan, un runbook e formazione delle competenze; Optimize aggiunge a tutto questo verifiche trimestrali, raccomandazioni per il miglioramento della soluzione e simulazioni assistite per i test di ripristino; Operate include anche l’assistenza operativa continua per far funzionare al meglio la soluzione.

 

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