11/04/2023 di Redazione

Domanda debole, mercato Pc in calo del 29% a inizio anno

Per Idc nel primo trimestre sono state distribuite meno di 57 milioni di unità. Le scorte in distribuzione restano superiori al livello “salutare”.

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Anche il 2023 sarà un anno di forte rallentamento per i Pc, peggio ancora del 2022. Nel primo trimestre i volumi immessi in distribuzione sono stati 56,9 milioni di unità, corrispondenti a un calo del 29% anno su anno, stando alle stime di Idc. Nel trimestre di inizio 2022 l’andamento percentuale era stato simile, -28,1% anno su anno, ma ben più alti i numeri assoluti (80,2 milioni di unità).

Siamo dunque in una crisi prolungata, una “discesa precipitosa”, come scrive Idc, attribuendola alla debole domanda, all’eccesso di scorte in distribuzione a un peggioramento del clima macroeconomico. Le stesse dinamiche, non a caso, sono state citate da Samsung (che nei Pc ha parte del proprio mercato di sbocco in quanto produttore di semiconduttori) a giustificazione di un drastico calo dei profitti. 


D’altra parte il rallentamento è dovuto anche al fatto che la spinta della trasformazione digitale indotta dalla pandemia (e in particolare dal modello del lavoro ibrido) si è un po’ esaurita. Idc parla di fase finale di un’era in cui la domanda è stata trainata dal covid, e di ritorno almeno temporaneo alle dinamiche pre-covid.


“Benché le scorte in magazzino sia siano svuotate negli ultimi mesi, sono ancora al di sopra del livello salutare di quattro-sei settimane”, ha commentato Jitesh Ubrani, research manager dei Mobility and Consumer Device Trackers di Idc. "Anche con pesanti sconti, i distributori e produttori di Pc possono aspettarsi che elevate scorte persistano fino alla metà dell’anno e, potenzialmente, fino al terzo trimestre”.

 

 

La classifica degli Oem per numero di unità distribuite conferma lo status quo, allineando Lenovo, Hp, Dell, Apple e Asus. La sola Hp è calata meno della media del mercato (-24,2%), mentre il ruzzolone peggiore è stato quello di Macbook e iMac (-40,5%), penalizzati forse dall’essere prodotti premium.

 

A marzo di quest’anno, secondo i dati di Statcounter, Windows era il sistema operativo installato sul 69,4% dei sistemi desktop, quota in calo rispetto al 74% di gennaio. Dinamica speculare per macOS, salito tra gennaio e marzo dal 15,3% al 17,2% di quota mercato. Linux e Chrome OS si mantengono poco al di sopra, rispettivamente, del 3% e del 2,8%.

 

 

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