07/01/2021 di Redazione

Donald Trump messo alla porta da Twitter, Facebook e Instagram

Dopo gli scontri e l’assalto al Congresso da parte dei fan del repubblicano, le società titolari dei tre social network hanno deciso di sospendere temporaneamente l’account dell’ormai ex presidente.

Dopo il surreale assalto al Campidoglio dei supporter di Donald Trump, la notte degli scontri a Washington, seguita a distanza da tutto il mondo, si è conclusa con un bilancio di quattro morti, 13 i feriti e 52 persone arrestate. Per molte l’accusa è quella di aver violato il coprifuoco previsto tra le misure di lockdown, ma ciò che ha forse più colpito l’opinione pubblica è stato l’atto stesso di violazione di un luogo simbolo della democrazia statunitense, il Congresso. In quel momento nel palazzo di Capitol Hill i deputati riuniti stavano certificando la vittoria elettorale di Joe Biden

 

Nei giorni scorsi Trump aveva utilizzato (come è suo solito) i social network per aizzare i suoi sostenitori, sparando le sue ultime cartucce nella polemica contro Biden.  Una campagna mediatica, combattuta a suon di tweet e di post su Facebook, a cui il repubblicano si è dedicato negli ultimi due mesi. A detta di Barack Obama, la violenza dei Proud Boys che ieri hanno preso d’assalto il Campidoglio è stata "incitata da un presidente che ha continuato a mentire sul risultato delle elezioni". 

 

Ieri pomeriggio, ora locale, nel mezzo degli scontri il tycoon ha messo la ciliegina sulla torta: con un video e un corrispondente tweet, ha  invitato i manifestanti a tornare a casa, senza però evitare le ennesime accuse condite di vittimismo. “Queste sono le cose e gli eventi che accadono quando una vittoria schiacciante sacrosanta viene strappata via in modo tanto brutalmente e bruscamente ai grandi patrioti, trattati e ingiustamente per troppo tempo. Andate a casa pacificamente. Ricorderemo questo giorno per sempre!”.

 

 

Twitter ha dapprima segnalato (come già fatto in passato su altre affermazioni di Trump) che “la rivendicazione della frode elettorale è materia di dibattito”, e dunque non può essere spacciata per verità. Tre “cinguettii” di Trump sono stati cancellati, con debita segnalazione: “Per effetto della situazione senza precedenti delle violenze in corso a Washington, D.C., abbiamo richiesto la rimozione di tre tweet di @realDonaldTrump pubblicati oggi, a causa di gravi e ripetute violazioni della nostra policy di Integrità Civica”.

 

La società ha poi deciso di bloccare per almeno 12 ore l’account dell’ex presidente e che ulteriori violazioni delle regole di Twitter (incluse quelle sulle minacce violente) porteranno a una sospensione permanente. Le esternazioni, le immagini e i video pubblicati da @realDonaldTrump fino a ieri restano comunque visibili su Twitter, per la parziale gioia dei suoi 88,7 milioni di follower. Altri social network hanno adottato misure simili: account sospeso per 24 ore per Facebook e Instagram, blocco fino a data da destinarsi per Snapchat

 

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