Evolvono cultura e competenze sui cloud Pbx dei partner Nfon
L’azienda tedesca ha costruito un network di oltre settanta relazioni commerciali con soggetti di diversa natura, a seconda dei mercati da aggredire. Ora l’obiettivo diventa la capacità di offrire servizi a valore aggiunto e integrazioni con Crm e altre applicazioni.
Pubblicato il 13 gennaio 2023 da Roberto Bonino

Sono passati quasi quattro anni dall’apertura della sede italiana di Nfon. All’epoca, la proposizione di una soluzione di centralino telefonico totalmente in cloud appariva, se non proprio una novità, perlomeno un tentativo originale di creare un mercato da noi ancora profondamente immaturo. Per farlo, l’azienda tedesca ha inizialmente puntato su un prodotto a tariffa unificata come Cloudya, una focalizzazione su alcuni verticali come l’hospitality e la creazione di una rete di partner in grado di supportare un modello indiretto.
A distanza di tempo, la strategia di canale ha trovato un suo disegno ormai definito: “Possiamo contare oggi su oltre settanta partner, un numero più che soddisfacente”, commenta Paolo Fortuna, managing director di Nfon Italia. “Nel 2022 abbiamo soprattutto esteso la nostra rete al Centro-Sud del Paese e questo rimane un punto fermo anche per il futuro. Tuttavia, abbiamo fatto molto in un tempo relativamente breve e ora vorremmo puntare maggiormente sulla qualità del nostro interlocutore”.
L’evoluzione della figura del partner è fondamentale per supportare al meglio la proposta della società, divenuta nel frattempo più articolata. Inevitabilmente, i primi accordi commerciali sono stati stretti con soggetti provenienti dal settore telefonico tradizionale, che hanno visto nel cloud un’evoluzione necessaria e hanno in qualche modo dovuto fare buon viso a cattivo gioco. Poi è arrivata la pandemia, a rassicurare queste realtà di aver fatto una scelta corretta e anche ad attirare l’interesse di nuovi operatori del canale: “Oggi molti nuovi partner vengono dall’Ict e hanno un core business centrato sullo sviluppo di applicazioni, da dove nasce anche l’interesse verso le nostre applicazioni di comunicazione”, sottolinea Fortuna.
Certo, il canale deve confrontarsi con un mercato che appare ancora piuttosto arretrato. La telefonia rimane spesso on-premise, ma la scelta del cloud è certamente in ascesa. Soprattutto, la tendenza è verso l’integrazione con altre tipologie di applicazioni, dagli strumenti di collaborazione (Teams in primis) al Crm: “Lo spazio per opportunità da cogliere è piuttosto ampio”, osserva Fortuna. “Occorre saper costruire sviluppi e servizi che valorizzino la proposizione iniziale e sappiano cogliere i vantaggi di un’offerta che stiamo costantemente ampliando. Lo dimostra il lancio, nel 2022, della soluzione Contact Center Hub, che copre le esigenze di omnicanalità per il customer care, l’opzione Neorecording per dare valore legale alle conversazioni o le verticalizzazioni disponibili”.
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