14/01/2011 di Redazione

Fibra ottica: tanti cavi, pochi utenti

Stando ai dati del Fiber to the Home Council Europe le abitazioni italiane raggiunte dalla rete a banda ultralarga sono 2,5 milioni, ma gli abbonati non arrivano a quota 350mila. La penetrazione della fibra si ferma, oggi, al 13%

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A pochi giorni dal documento redatto dall'Agcom che dovrebbe una volta per tutte aver fissato i termini per lo sviluppo delle NGN, arriva dal Ftth (Fiber to the Home) Council Europe la fotografia sullo stato della fibra ottica in Italia.

Il Belpaese, a sorpresa, vanta un'infrastruttura che lo mette fra i primi Paesi del Vecchio Continente per numero di abitazioni raggiunte dalla fibra, 2,5 milioni, ma denuncia il ben noto gap con il resto d'Europa quanto a numero di utenti attivi, con 348mila abbonati. In termini di penetrazione, sono attive sulla fibra solo il 13,7% del totale delle abitazioni cablate e tale percentuale ha raggiunto un punto di stallo.

Il commento di Hartwig Tauber, direttore generale del Ftth Counicl Europe, è abbastanza esplicito: "il progetto pionieristico di Milano degli inizi di questo decennio (Fastweb e la municipalizzata AEM avevano costruito la rete in fibra) aveva portato l'Italia ai vertici dei Paesi che si dotavano dell'infrastruttura in fibra, ma da allora non c'è stato nessun passo in avanti.

Nel primo semestre del 2010, sono state connesse solo poche migliaia di abitazioni. La maggioranza sono nuovi clienti della rete pre-esistente di Fastweb”.

In Italia vi sono 2,5 milioni di abitazioni raggiunte dalla fibra ottica. Solo 350mila gli abbonati

Se la situazione attuale non è certo entusiasmante, il futuro prossimo dovrebbe essere sicuramente migliore, soprattutto se il ben noto progetto "Fibra per l'Italia” promosso da Fastweb, Vodafone e Wind, porterà concretamente ai risultati aspettati. L'obiettivo rimane quello di raggiungere 20 milioni di italiani residenti nelle 15 più grandi città  entro il 2015. Per ora siamo fermi ai progetti pilota (come quello avviato lo scorso luglio al quartiere residenziale di Collina Fleming a Roma) e poco più.

Poi ci sono i lavori in corso di Telecom Italia, i cui piani prevedono la cablatura in fibra ottica di 138 città entro la fine del 2018. Molte speranze, rimarca l'analisi di Ftth, sono riposte anche nella cooperazione siglata tramite protocollo d'intesa fra sette operatori telco italiani finalizzato a creare un'infrastruttura nazionale in fibra per l'accesso aperto nelle aree che nessun carrier ha ancora cablato.

La sfida da vincere è grande: l'Italia ha perso parecchi colpi nell'ultimo triennio, scivolando indietro di 10 posizioni nel ranking della fibra ottica europea e guardando di fatto impotente all'ascesa dei paesi baltici e dell'Est, dalla Slovenia alla Slovacchia, dalla Bulgaria alla Repubblica Ceca, dalla Romania alla Lituania. Per non parlare di Svezia, Norvegia e Olanda. Ma se anche il Portogallo può esibire dati migliori di quelli italiani è il caso di finirla con i proclami e (chi di dovere) portare risultati concreti.

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