23/03/2023 di Redazione

Google Cloud raddoppia in Italia con la “regione” di Torino

Inaugurata una seconda zona di disponibilità italiana, dopo quella di Milano. Per Lombardia e Piemonte si stima un impatto economico di 3,3 miliardi di euro in tre anni.

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Google raddoppia il suo cloud in Italia con l’apertura di una seconda “regione” ubicata a Torino, che si affianca a quella di Milano recentemente inaugurata. Si consolida, così, la tendenza dei fornitori di cloud pubblico a migliorare la capillarità della propria rete di data center, così da poter fornire ai clienti anche servizi residenti nei confini nazionali. Per cloud region si intende una zona di disponibilità comprensiva anche di più data center, a seconda del caso e del vendor, e che per le aziende collocate in prossimità rappresenta un valore aggiunto in termini di migliore disponibilità del servizio, data sovereignty e residenza dei dati.

 

Anche Microsoft nell’ultimo anno ha scommesso sull’area milanese e ha lavorato, costruendo alleanze di canale, per potenziare l’offerta rivolta alle aziende italiane. L’anno scorso Amazon ha annunciato per le attività di Aws italiane un investimento di 2 miliardi di euro entro il 2029, destinato anche al potenziamento della regione cloud italiana (inaugurata nel 2020).

Con il progetto torinese, il totale delle regioni cloud di Google nel mondo sale a 35 e l’Italia diventa l’unico Paese europeo che può vantarne non una, ma due già attive. E secondo un recente studio indipendente realizzato dall'Università di Torino, messe insieme le due regioni potranno avere da qui al 2025 un impatto di 3,3 miliardi di euro sull’economia di Piemonte e Lombardia.

 

 La nuova region di Torino comprende tre zone cloud ed eroga i servizi standard di Google (come Compute Engine, Google Kubernetes Engine, Cloud Storage, Persistent Disk, CloudSQL e Cloud Identity), oltre a offrire funzionalità per la data residency, la crittografia predefinita, le policy organizzative e i controlli dei servizi di cloud privato virtuale (Virtual Private Cloud, Vpc).

 

“Le organizzazioni di tutto il mondo hanno necessità di poter fare affidamento sulla capacità necessaria a eseguire applicazioni mission-critical alla velocità che i loro clienti si aspettano”, ha dichiarato il country manager, Fabio Fregi.La nuova Google Cloud region di Torino supporterà l’accelerazione della digitalizzazione di aziende locali, amministrazioni pubbliche e organizzazioni globali al servizio degli utenti, aiutando l’Italia a prepararsi per il futuro”.

 

 

L'attuale rete di zone di disponibilità di Google Cloud

 

Clienti e partner di rilievo
Tra i clienti che hanno testimoniato apprezzamento c’è Intesa Sanpaolo.  “Con l’attivazione della region Google Cloud di Torino, dopo quella di Milano, si completa il percorso che consentirà a Intesa Sanpaolo di cogliere appieno le potenzialità della tecnologia cloud e accelerare ulteriormente il percorso di digitalizzazione dei propri servizi”, ha commentato Enrico Bagnasco, executive director Sistemi Informativi del gruppo bancario. “Un hyperscaler cloud come Google con due region sul territorio nazionale agevolerà tutte le imprese italiane e la Pubblica Amministrazione nell’accesso al cloud fornendo maggiore sicurezza e semplificando la business continuity e la protezione dei dati. In parallelo, le iniziative di Opening Future favoriranno nei territori la diffusione delle competenze digitali in scuole, Pmi e startup e la crescita sostenibile, con benefici occupazionali e ricadute sociali ed economiche”. 

 

Tra i partner tecnologici spicca, invece, Tim. “La nostra partnership con Google Cloud è importante per il processo di digitalizzazione di aziende, Pubblica Amministrazione e cittadini”, ha detto Elio Schiavo, chief enterprise and innovative solutions officer di Tim. “Le due region rappresentano un importante risultato per questa collaborazione e sono un asset distintivo che permette di offrire bassa latenza, connettività e funzionalità di data sovereignty. Si tratta quindi di un’infrastruttura strategica che unirà ingenti benefici economici a importanti vantaggi per l’intero tessuto industriale su scala nazionale”.

 

 

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