23/01/2019 di Redazione

Google dona soldi e tecnologie a Wikipedia

Mentre inaugura nuovi uffici a Berlino, Big G consolida il proprio rapporto con l’enciclopedia libera, investendo altri 3,1 milioni di dollari nel progetto. Gli editor della piattaforma potranno utilizzare gratuitamente anche diversi servizi in cloud.

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Google rafforza la propria relazione con Wikipedia. Big G ha annunciato un investimento di 3,1 milioni di dollari nell’enciclopedia libera, portando così a un totale di 7,5 milioni il proprio supporto economico destinato alla piattaforma online. L’annuncio è stato dato durante il World Economic Forum (Wef) in corso a Davos. Circa un terzo del finanziamento dovrà sostenere la Wikimedia Foundation, l’entità non-profit che cura lo sviluppo del progetto, mentre la parte rimanente supporterà le operazioni di Wikipedia sul lungo periodo e le sue sovvenzioni verso altre iniziative. Ma il contributo di Google sarà anche tecnologico. L’azienda consentirà infatti agli editor e ai volontari dell’enciclopedia di utilizzare gratuitamente alcuni strumenti di machine learning, come le Api di Translate per le traduzioni automatiche.

Nell’elenco sono incluse anche le Api di Cloud Custom Search per gestire meglio alcuni contenuti, come attribuzioni e citazioni, e quelle del servizio Cloud Vision per velocizzare la digitalizzazione di libri e documenti. Inoltre, le due realtà espanderanno il progetto Tiger: lanciata nel 2017 per aumentare il numero di articoli scritti in lingue indiane minori, l’iniziativa verrà ora chiamata Glow (Growing Local Language Content on Wikipedia) e includerà gli idiomi di altri Paesi, tra cui Indonesia, Messico e Nigeria.

Puntare sugli Stati emergenti è ovviamente un’opportunità per Google per sviluppare il proprio business. Quando Tiger fu avviato in India, per esempio, Big G fornì agli editor di Wikipedia accesso a Internet e Chromebook. Considerando che nello sterminato Paese asiatico la penetrazione degli smartphone è ferma al 27 per cento, la multinazionale ha davanti a sé ampi margini di crescita, soprattutto per la piattaforma Android.

Nel frattempo, Google ha inaugurato una nuova sede a Berlino, città dove il colosso statunitense conta già circa 150 dipendenti (ma diventeranno a breve 300), da aggiungere ai 700 di Amburgo e ai 400 del centro di ricerca e sviluppo di Monaco di Baviera. L’apertura degli uffici nel quartiere di Kreuzberg ha visto la presenza del Ceo, Sundar Pichai, che ha annunciato l’avvio del progetto di formazione “Officina Futuro”.

“Dal 2007 a oggi abbiamo investito in Europa 4,3 miliardi di dollari”, ha sottolineato l’amministratore delegato, che ha ricordato il vibrante ecosistema di startup presente nella capitale tedesca. Al momento sembra però essere tramontata l’ipotesi di costruzione di un vero e proprio campus, sempre a Berlino, che dovrebbe fungere da incubatore e acceleratore di nuove imprese digitali.

 

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