13/10/2021 di Redazione

Hpe fa evolvere GreenLake verso la protezione dei dati

L’offerta edge-to-cloud del big americano si rafforza in direzione dell’analisi unificata e della difesa continuativa dalle cyberminacce. La piattaforma è alla base anche del nuovo supercomputer Hpc4 di Eni.

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Con sistematica periodicità, Hpe fa evolvere il proprio portafoglio di servizi edge-to-cloud denominato GreenLake. Questa volta, oltre al perfezionamento del framework metodologico connesso all’offerta, le aree di sviluppo riguardano l’analisi dei dati e la loro protezione continua.

Nel primo ambito, si colloca Hpe GreenLake for Analytics, una soluzione basata sul software Ezmeral e su un ecosistema esteso di partner. Nel portafoglio, rientra la nuova offerta Unified Analytics, presentata come una piattaforma ibrida di analisi e gestione di data lake. Si aggiunge Ezmeral Data Fabric, che invece è un magazzino di oggetti nativi Kubernetes, ottimizzato per le prestazioni analitiche e capace di dare accesso all’insieme dei dati distribuiti nel percorso da sistemi periferici al cloud. Con queste proposte, in tema di data science aziendali possono sfruttare una piattaforma per velocizzare il motore analitico unificato Apache Spark e l’elaborazione di query Sql.

In ambito sicurezza, si colloca l’introduzione di Hpe GreenLake for Data Protection, che include soprattutto Backup and Recovery Service for VMware, soluzione di backup-as-a-service progettata per ambienti cloud ibridi. L’offerta integra anche un servizio cloud di disaster recovery, frutto dell’acquisizione di Zerto, avvenuta pochi mesi fa.

Infine, le novità sul fronte GreenLake includono anche Edge-to-Cloud Adoption Framework, che raggruppa un insieme di metodologie e strumenti di automazione per i vari modelli di sviluppo cloud.

Il supporto alla ricerca in Eni

Il modello as-a-service edge-to-cloud è stato scelto da Eni per gli aggiornamenti al proprio sistema di supercomputing Hpc4, con l’obiettivo di potenziare l’efficacia delle simulazioni e, soprattutto, raddoppiare la capacità di archiviazione, ora a 10 petabyte di storage, per migliorare l’accuratezza della modellazione e supportare la scalabilità e l'intensità d'immagine delle sue analisi, essenziali per sviluppare nuove fonti di energia.

Il nuovo Hpc4 di Eni, ospitato nel green data center di Ferrera Erbognone, è stato realizzato utilizzando 1.500 nodi di server Hpe ProLiant Dl385 Gen10 Plus e gli ultimi aggiornamenti andranno soprattutto a monitorare più facilmente il consumo energetico, riducendo allo stesso tempi i rifiuti elettronici, utilizzando Hpe Asset Upcycling Services, nell’ambito dell’iniziativa di circular economy di Hpe Financial Services, che sfrutta la longevità degli asset per riutilizzare i prodotti, riciclando le apparecchiature del sistema Hpc4 esistente e sostituendole con soluzioni più recenti.

Il supercomputer all'interno del green data center di Eni

 

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