19/03/2021 di Redazione

Hpe porta il nuovo chip Amd Epyc sui server ProLiant e Apollo

La nuova gamma di server Hpe ProLiant e Hpe Apollo impiega il chip Amd Epyc serie 7003, grazie al quale garantiscono migliori prestazioni ed efficienza energetica, al servizio di attività di database, virtualizzazione dell'infrastruttura o supercalcolo.

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A detta di Hpe, i suoi server ProLiant e Apollo basati su processore Amd Epyc detengono ben 32 record mondiali di prestazioni ed efficienza energetica su diversi tipi di workload, dalla virtualizzazione ai database analytics, passando per le applicazioni Java. Con questo biglietto da visita si presentano i nuovi modelli ProLiant DL345 Gen10 Plus e ProLiant DL365 Gen10 Plus, Apollo 2000 Gen10 Plus e Apollo 6500 Gen10 Plus v2 equipaggiati con chip Amd Apyc 7003 di terza generazione, disponibili nel mese di aprile. Con questa aggiunta, Hpe può affermare di avere la più ampia offerta di sistemi di calcolo basati su Amd Epyc attualmente presente sul mercato.

Tutti i nuovi sistemi Hpe Apollo saranno disponibili sul mercato a partire dal 6 aprile, mentre le novità ProLiant lo saranno dal 19 aprile. Sarà possibile acquistare materialmente questi server oppure utilizzarli in cloud attraverso l’offerta di Hpe GreenLake. Oltre ai casi d’uso citati, queste macchine si prestano anche a eseguire attività di calcolo edge, di supercalcolo (high performance computing) e a trattare volumi di dati di livello exascale. Ai vantaggi di prestazioni ed efficienza si affiancano capacità di automazione, gestione remota e sicurezza.

 

Sicurezza e virtualizzazione nei server Hpe ProLiant
Due le linee di prodotto introdotte nella famiglia ProLiant, ovvero ProLiant DL345 Gen10 Plus e ProLiant DL365 Gen10 Plus: la prima è ideale per attività di database, alle quali assicura uno storage ottimizzato; la seconda si presta a realizzare soluzioni di infrastruttura desktop virtuale (Vdi).

I nuovi ProLiant con piattaforma Amd vengono definiti da Hpe come versatili e scalabili, adatti a eseguire attività IT di vario tipo, come applicazioni 5G, edge, intelligenza artificiale e analitica. La sicurezza, assicura Hpe, è “incorporata a livello di chip e inizia dal momento in cui il server viene prodotto e si estende durante la fase di spedizione e distribuzione, per arrivare alla fine del suo ciclo di vita, per fornire una protezione completa dei dati end-to-end”.

Server Apollo, a misura di supercalcolo e AI
La famiglia Apollo identifica i server di Hpe progettati per attività di High Performance Computing come la modellazione e la simulazione, nonché per applicazioni di intelligenza artificiale. I nuovi modelli, equipaggiati con chip Amd Epyc di terza generazione, si chiamano Apollo 2000 Gen10 Plus e HPE Apollo 6500 Gen10 Plus v2 e rispetto ai precedessori offrono migliori prestazioni, efficienza e capacità mirate per i workload di supercalcolo e intelligenza artificiale. Hewlett Packard Enterprise ha fatto sapere che i server Apollo potenziati stanno abilitando i nuovi servizi cloud gestiti GreenLake per HPC.

 

 

Il nuovo processore Amd Epyc 7003 s'ispira a Milano

Il nome in codice scelto da Amd per la terza generazione della piattaforma Epyc è "Milan", un altro omaggio alle città italiane dopo la scelta di Naples e Rome per indicare la prima e la seconda generazione di questo processore. Il modello 7003 si basa sull'architettura Zen ed è frutto di processo produttivo a 7 nanometri. Amd l'ha declinato in diverse configurazioni, prevedendo un massimo di 64 core e 128 thread di calcolo. Rispetto alla precedente generazione, "Milan" garantisce un incremento della velocità di calcolo (+19% di istruzioni per clock) e introduce all'interno del Die un microcontrollera 32 bit deputato a funzioni di sicurezza, come la generazione e la gestione di chiavi crittografiche e l'hardware validated boot.

 

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