26/02/2021 di Redazione

Hpe rafforza la presenza nella predictive analysis con CloudPhysics

Con quest'ultima acquisizione, la piattaforma infoSight aggiunge indicatori di misura del malfunzionamento dedicati alle infrastrutture data center.

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Uno dei temi ricorrenti di questi ultimi tempi riguarda la capacità di rendere autonomo il data center. Ancor meglio sarebbe riuscire a identificare in modo proattivo i problemi.

In questo specifico campo, Hpe si posiziona con la soluzione InfoSight, ora destinata a rafforzarsi con un'operazione di crescita esterna. In particolare, la società americana ha messo a segno l'acquisizione di CloudPhysics, che propone un'offerta SaaS per il controllo e l'analisi del funzionamento delle infrastrutture informatiche utilizzate nei data center.

La proposta del vendor appena assorbito si estende alla capacità di calcolare i costi e l'affidabilità delle migrazioni cloud, oltre che di fornire un insieme di altri indicatori. Secondo quanto comunicato, la tecnologia può essere implementata in pochi minuti e generare informazioni in meno di un quarto d'ora.

CloudPhysics si basa sull'analisi di oltre 200 metri che legate anche alle macchine virtuali, ai server, alle reti e ai database. Lo stesso vendor ha indicato che ha oggi è riuscito a raccogliere, attraverso la propria offerta, oltre 200 miliardi di dati ricavati da oltre un milione di istanze di macchine virtuali a livello mondiale.

Creata nel 2011, CloudPhysics è riuscita a ottenere 27,5 milioni di dollari di finanziamenti in tre diversi momenti. Fra i clienti acquisiti nel mondo, si trovano Sony Computer Entertainment, Schneider Electric, Trend Micro, Sandisk e Sanofi. Quest'ultima ha utilizzato la tecnologia per ridurre drasticamente il volume degli snapshot presenti in azienda è passato da 17 Tb a meno di 100 Gb.

 

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