30/08/2022 di Redazione

I numeri di Dell vanno bene, ma per quanto ancora?

L'azienda ha chiuso un altro trimestre record con vendite pari a 26,4 miliardi di dollari. Tuttavia, la penuria di componenti rischia di condizionare i risultati a venire.

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Fin qui tutto bene: in una vecchia storiella la battuta veniva attribuita a un uomo che stava precipitando da un edificio molto alto a ogni piano in meno. La situazione per Dell non è certo così drammatica, ma a fronte dei risultati record realizzati a breve termine, in prospettiva ci sono alcune nubi che si stanno stagliando.

Intanto, nel trimestre appena concluso l'azienda ha realizzato vendite per 26,4 miliardi di dollari, in crescita del 9,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Pesa in misura maggioritaria la divisione Csg, che si occupa degli endpoint, con un fatturato di 15,5 miliardi di dollari e una crescita anno su anno dell'8,6%. ottime notizie arrivano però anche dalla divisione Isg, dedicata agli apparati per data center, che ha realizzato un giro d'affari di 9,5 miliardi di dollari e un aumento dell'11,5% rispetto al 2021.

Dentro il comparto degli endpoint, affare la voce più grossa sono i pc aziendali, che da soli hanno prodotto vendite per 12,5 miliardi di dollari, segnando un progresso del 15% e contrastando il calo dei prodotti riservati al mondo consumer (- 9%). Sul fronte data center, vanno meglio le cose per server e apparati di rete, con 5,2 miliardi di dollari di giro d'affari e una crescita annuale del 16,3%, ma non si può lamentare anche la componente storage, incrementata del 6,5%, con vendite per 4,3 miliardi di dollari.

Guardando ai potenziali risultati dei prossimi trimestri, Dell ha messo le mani avanti anticipando la possibilità che ci possano essere problemi di consegne per server, pc e strumenti di rete, in gran misura a causa della penuria di componenti che sta affliggendo il mercato tecnologico nel suo complesso. Se fin qui, l'azienda è riuscita a limitare i danni, ora si trova di fronte a un bivio: preferendo non agire sui prezzi, è inevitabile immaginare qualche problema nella supply chain. i clienti, già vessati dalle conseguenze dell'inflazione in generalizzata, hanno apprezzato la stabilità dei listini, garantita dagli sforzi di riduzione delle spese fin qui attuati. Tuttavia, questa strategia stai iniziando a mostrare i propri limiti e, dunque, la tendenza andrà verso un rallentamento degli acquisti, che a propria volta comporterà una minor domanda di componenti.

Alla luce di queste considerazioni, per il prossimo trimestre Dell prevede un fatturato compreso tra 23,8 e 25 miliardi di dollari, che equivarrebbe a un calo delle vendite nell'ordine dell’8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. L’unica area che non dovrebbe subire ripercussioni è quella dello storage, che per tradizione viaggia con un ritardo di una o due generazioni nell'aggiornamento dei processori rispetto ai server. Per questo, è possibile far leva su stock meglio forniti e sul potenziale della gamma PowerStore, con processori Xeon Cascade Lake.

 

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