13/02/2019 di Redazione

Il controllo vocale è la nuova sfida che attende le app mobili

Il ricorso agli assistenti virtuali, che secondo Juniper Research triplicherà nei prossimi cinque anni, potrebbe portare al declino delle applicazioni per smartphone e tablet, troppo legate a un form factor specifico.

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L’uso di assistenti vocali integrati nei dispositivi elettronici è destinato a crescere inesorabilmente. Le ultime stime ha provato a elaborarle la società di analisi britannica Juniper Research. Secondo l’azienda, la diffusione dei “maggiordomi virtuali” triplicherà in cinque anni, passando da una user base di 2,5 miliardi a fine 2018 a una di 8 miliardi entro il 2023. I grandi protagonisti di questa crescita saranno ovviamente gli smartphone e, di conseguenza, i due assistenti vocali mobile più noti: Apple Siri e Google Assistant. Ma non vanno dimenticate anche altre tipologie di dispositivi, come gli smart speaker. E in questo mercato la farà da padrone Amazon Alexa, anche se prossimamente il software del colosso di Seattle verrà sfidato da soluzioni analoghe provenienti dalla Cina.

Juniper Research, inoltre, sottolinea come la categoria che si amplierà più velocemente sarà quella dei televisori intelligenti. Nel prossimo quinquennio assisteremo quindi a un tasso di incremento annuale composto del 121,3 per cento, triplo rispetto a quello degli altoparlanti (41,3 per cento) e dei gadget indossabili (40,2 per cento).

I dati elaborati dalla società di ricerca non piaceranno però agli sviluppatori di applicazioni mobile. Secondo gli analisti, infatti, la maggior diffusione degli assistenti vocali porterà a un declino nella domanda di app specifiche per smartphone e tablet create da realtà indipendenti. Questo perché i “maggiordomi virtuali”, per loro natura multipiattaforma, usciranno dalle logiche legate a uno specifico dispositivo di utilizzo.

 

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