08/09/2025 di redazione

L’antitrust approva la scalata di Poste Italiane in Tim

Via libera dell’Agcm all’operazione che farà dell’azienda guidata da Matteo Del Fante il primo azionista.

L’antitrust non ha riserve: la scalata di Tim da parte di Poste Italiane è stata approvata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm), come comunicato ufficialmente dalla società per azioni controllata da Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) e dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. La manovra societaria era cominciata lo scorso febbraio, quando Poste Italiane aveva rilevato (in cambio della propria quota in Nexi) il 9,81% di Tim posseduto da Cassa Depositi e Prestiti. In primavera, poi, era stato siglato un accordo con la francese Vivendi per l’acquisizione di un ulteriore 15%. 

A distanza di pochi mesi, ora l’Agcm ha espresso parere positivo sull’accordo tra Poste Italiane e Vivendi, e più precisamente “ha deliberato di approvare senza condizioni l’operazione e, dunque, di non procedere all’avvio dell’istruttoria, in quanto essa non ostacola in misura significativa la concorrenza effettiva nei mercati interessati e non comporta la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante”, come da comunicato dell’ufficio stampa di Poste Italiane.

La Spa, quindi, arriverà a una quota del 24,81% (pari al 17,8% del capitale sociale) diventando il principale azionista di Tim, accanto a Cdp, a Vivendi e a investitori istituzionali italiani ed esteri. Si profila, quindi, un rinnovo del Consiglio di Amministrazione di Tim, con l’ingresso di rappresentanti di Poste Italiane, ed è probabile che il nuovo azionista di maggioranza influenzerà anche il piano industriale dell’operatore telco. Per certi versi si tratta di un’operazione circolare, dato che Cassa Depositi e Prestiti controlla indirettamente Poste Italiane con una quota azionaria del 35% (mentre il 29,26% fa capo al Ministero dell’Economia e delle Finanze).

Diversi commentatori hanno fatto notare l’esistenza di sovrapposizioni e la possibilità di future sinergie tra Poste Italiane e Tim in ambiti come la telefonia mobile, i servizi finanziari e assicurativi, i pagamenti digitali e anche la fornitura di energia. Tra l’altro le due realtà sono già legate da un rapporto tecnologico e commerciale importante: Poste è uno dei principali clienti di Tim per quanto riguarda i servizi di cloud computing. PosteMobile, l’operatore virtuale di Poste Italiane, si appoggia invece attualmente alla rete di Vodafone, ma Tim è in trattativa per subentrare come fornitore di rete a partire dall’inizio del 2026.

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