La paura di perdere opportunità di carriera, per molte donne che lavorano nell’informatica, è reale. Certo, di parità di genere sul lavoro si è discusso molto negli ultimi anni, sui media e all’interno delle aziende, così come sono nate iniziative di promozione e formazione sulle discipline Stem (scienza, informatica, ingegneria e matematica) rivolte a studentesse e professioniste. Acronis è tra le aziende che dedicano attenzione a questo tema, sia con programmi interni di formazione e supporto sia con attività di ricerca, e ne è esempio l’ultimo suo report “FOMO (Fear of Missing Out) at Work: The Opportunity Gap Between Men and Women in Tech”.
Interessante è il confronto tra le opinioni dei professionisti uomini e delle professioniste che ricoprono ruoli tecnologici, in tutto 650 persone, appartenenti ad aziende italiane, statunitensi, britanniche, svizzere, tedesche, spagnole e giapponesi. “Ci hanno fatto notare che in questa ricerca mancava il punto di vista degli uomini, e abbiamo rimediato”, ha raccontato ai giornalisti Alona Geckler, Svp business operations and chief of staff di Acronis. Un primo dato significativo riguarda proprio il campione: dei 650 intervistati, le donne sono solo il 29%, percentuale voluta nella nella metodologia della ricerca, poiché rispecchia l’effettiva composizione della forza lavoro mondiale nel settore IT.
Sulle pari opportunità c’è ancora da lavorare: solo il
60% delle donne ritiene che i due sessi abbiano le medesime opportunità di carriera e crescita professionale, mentre tra gli uomini è il 75% a crederlo. Fare gli straordinari viene percepito come un sacrificio necessario per fare carriera dal 67% delle donne e dal 56% degli uomini. Inoltre non manca la percezione (sebbene condivisa solo da una minoranza) che esistano
pregiudizi e stereotipi di genere che ostacolano la carriera nella cybersicurezza, e così la pensano il
41% delle donne e il
33% degli uomini.
Fonte: Acronis, “FOMO (Fear of Missing Out) at Work: The Opportunity Gap Between Men and Women in Tech”, ottobre 2025
La sfida dell'equilibrio casa-lavoro
Il famigerato work-life balance, l’equilibrio tra vita professionale e privata, è una sfida che incide in modo significativo sull’avanzamento di carriera per il 63% delle intervistate e per il 49% degli uomini. Il 52% delle professioniste dell’informatica ha anche paura di perdere il posto di lavoro per via delle proprie responsabilità familiari, percentuale che tra gli uomini si ferma al 42%. Il 37% delle donne ha scelto di rinunciare (una o più volte) a opportunità di carriera, a corsi di formazione o a una promozione per non alterare l'equilibrio casa-lavoro.
“I risultati del nuovo sondaggio mettono in luce quanto uomini e donne vivano in modo diverso l’esperienza professionale nel settore tecnologico”, ha commentato Geckler. “Per colmare il divario di genere le buone intenzioni non bastano. È indispensabile che le aziende riconoscano queste disparità e progettino programmi che estendano le opportunità di leadership, affrontino i pregiudizi in modo diretto e favoriscano la creazione di ambienti in cui l'equilibrio tra vita professionale e vita privata non rappresenti un ostacolo alle carriere femminili”.