17/01/2017 di Redazione

Il Surface Phone è tra i pensieri di Microsoft già da due anni

Un documento risalente all’autunno del 2014 descrive un oggetto trasformabile da tablet a smartphone, con struttura flessibile. Un’idea che si sembra sposarsi con le indiscrezioni sull’ipotetico futuro lancio della gamma Surface.

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Si chiamerà, forse, Surface Phone, ma potrebbe anche non vedere mai la luce. L’oggetto descritto in un documento depositato da Microsoft all’ufficio brevetti è un dispositivo trasformabile, un incrocio fra tablet e smartphone, con design flessibile, utilizzabile in diverse posizioni e modalità. L’idea, scoperta solo adesso, risale all’autunno del 2014 e ha subito fatto pensare a una conferma del chiacchierato e del tutto ipotetico Surface Phone, quello che potremmo definire come “anello mancante” nella catena dell’offerta dell’azienda di Redmond. Un progetto su cui la stessa Microsoft non ha mai fornito conferme, ma nemmeno smentite. Quello descritto nel documento è un “dispositivo con struttura a cardine flessibile”, ovvero composto da uno schermo (con diverse opzioni di diagonale) e da altre parti che si possono ripiegare a libro oppure utilizzare come supporto per l’appoggio su un piano; la cerniera sembra in parte sostituita da elementi magnetici, con un assetto che permette alle diverse parti di rotare una sull’altra.

Una tabella inserita nel documento sembra indicare, almeno come ipotesi o varianti, l’accoppiata di due schermi di diversa grandezza: uno appartenente al “mini tablet” e l’altro allo smartphone, con diagonali rispettivamente comprese fra 7,9 e 10,8 pollici e fra 5,5 e 8,3 pollici. I disegni mostrano, invece, un oggetto composto da due o tre parti di uguali dimensioni, posizionabili in orizzontale (tutte allineate) oppure a “tenda” o, ancora, ripiegate a portafoglio. Sono descritte diverse possibilità di collegamento con dispositivi esterni e, sempre in via ipotetica, sono previsti accessori aggiuntivi quali tastiere/cover, tastiere wireless esterne e docking station.

 

Che fine ha fatto questa idea, considerando che sono trascorsi più di due anni, e che nel frattempo lo scenario dei dispositivi “convertibili” ha visto comparire proposte interessanti come gli Yoga di Lenovo? Come noto, l’inoltro di una richiesta di brevetto non comporta l’esistenza di piani commerciali definiti: i colossi dell’It hanno nel cassetto migliaia di progetti registrati mai diventati un prodotto, e tuttavia messi al sicuro dai tentativi di imitazione della concorrenza.

Lenovo YogaBook da 10 pollici

 

D’altra parte del Surface Phone si chiacchiera da tempo ed è plausibile che (con questo o con un altro nome) un oggetto intermedio fra il tablet e lo smartphone prima o poi trovi posto in casa Microsoft. Rinunciando alle ambizioni inizialmente riposte nei Lumia, negli anni l’azienda ha invece continuato a sviluppare l’offerta a marchio Surface, anche con proposte molto innovative e rivolte a nicchie di utenti come il Surface Studio. E c’è poi un indizio da non sottovalutare: l’inventore dell’oggetto descritto nel documento è Kabir Siddiqui, già “padre” di due accessori del Surface (custodia/supporto e fotocamera).

 

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