04/04/2022 di Redazione

In Motor Valley la didattica a distanza incontra il mondo del lavoro

L’Istituto Superiore Carlo Emilio Gadda ha realizzato un’infrastruttura Vdi basata su tecnologia Lenovo e Vmware per garantire continuità delle lezioni e preparare gli studenti sulle applicazioni più evolute.

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Il mondo del lavoro in azienda e la didattica a distanza delle scuole hanno un rapporto più stretto di quel che si potrebbe pensare. Perché la DAD è non solo un mezzo alternativo alle lezioni presenza, un “piano B” da adottare in tempi di lockdown: per gli studenti è anche un modo per sperimentare tecnologie con cui dovranno confrontarsi in futuro. Per esempio quelle di virtualizzazione dei desktop, già diffuse anche prima della pandemia e sempre più preziose nell’attuale scenario del lavoro ibrido. Un caso apripista è quello dell'Istituto Superiore Carlo Emilio Gadda, scuola superiore della provincia di Parma, immersa nella "Motor Valley" italiana. Fondato nel 1973, negli anni l’istituto ha stretto legami con le aziende del territorio, diventando un punto di riferimento per i ragazzi e le ragazze interessati all'industria ingegneristica e automobilistica.

Una DAD ante litteram era già tra i pensieri dei dirigenti scolastici in tempi lontani, come racconta la preside, Margherita Rabaglia: “Già una decina di anni fa, con un progetto che avevano chiamato ‘Lab at Home’, avevamo avuto l’intuizione che si potesse offrire ai ragazzi un modo per ritrovare a casa, sui loro computer, i progetti sviluppati a scuola. E già una quindicina di anni fa avevamo approntato dei ponti radio per offrire lezioni, tre giorni a settimana, direttamente dalla nostra scuola a studenti del comune di Bardi”. Da quell’idea, che si limitava a far accedere da remoto ai server della scuola, si è arrivati oggi a uno scenario tecnologico e infrastrutturale ben diverso, dove esiste la banda larga ed esistono anche applicazioni evolute di progettazione assistita da computer 3D (CAD), controllo numerico computerizzato (CNC), robotica e realtà aumentata. Tecnologie che sono il valore aggiunto dell’offerta formativa dell'Istituto Gadda.

I lockdown locali e nazionali, da un lato, e dall’altro la crescita delle iscrizioni hanno spinto la scuola a cercare un modo per garantire la didattica senza interruzioni, senza aumentare l’impatto sui laboratori esistenti e senza particolari requisiti di hardware per gli studenti collegati da casa. “In passato”, spiega Rabaglia, “il nostro personale tecnico e il corpo insegnante dovevano preparare manualmente i laptop e le workstation installando e configurando il software richiesto. Oltre a richiedere una notevole quantità di tempo, abbiamo subito compreso che questo approccio non era praticabile per l'apprendimento a distanza. Alcuni dei nostri studenti provengono da contesti svantaggiati e non hanno a casa un computer abbastanza potente per portare a termine le attività pianificate per ogni lezione".

Anche grazie a un finanziamento ottenuto tramite il Piano Nazionale Scuola Digitale, l'istituto ha scelto di creare un’infrastruttura desktop virtuale basata su appliance di Lenovo e su software di Vmware. Alla base del progetto c’è stata una collaborazione tra l'istituto Gadda, Lenovo e le aziende del territorio”, racconta Alessandro De Bartolo, country manager di Lenovo. “Questa attenzione e vicinanza al territorio è stata un facilitatore e un elemento virtuoso che ci ha consentito di portare a compimento questo progetto. Noi di Lenovo abbiamo avuto il vantaggio di poter partire da un’esperienza maturata negli ambienti produttivi di aziende della Motor Valley, e questo ci ha permesso di utilizzare tecnologie solitamente diffuse in ambienti diversi da quello scolastico”. 

“L’avviamento del progetto è stato pianificato e dimensionato in collaborazione con gli ingegneri di Lenovo”, illustra Luigi Abretti, dello staff Tecnico dell’istituto. “Abbiamo detto loro quali erano le nostre esigenze e che tipi di software volevamo impiegare. Lo staff ingegneristico di Lenovo si è messo a disposizione e ha fornito una tecnologia adeguatamente dimensionata in relazione all’utilizzo dei software”. Per garantire che la piattaforma sia sempre accessibile a studenti e insegnanti, è stata prevista una configurazione ad alta disponibilità con una soluzione di infrastruttura iperconvergente Lenovo ThinkAgile VX a due nodi.

 

Lenovo ThinkAgile VX 

 

La soluzione Vdi (Virtual Desktop Infrastructure) realizzata si basa su due appliance Lenovo ThinkAgile serie VX, equipaggiate con Gpu Nvidia T4, e su software di virtualizzazione VMware vSphere, Vmware vSan e Vmware Horizon. La tecnologia Nvidia Rtx consente l'accelerazione Gpu per i casi d’uso più impegnativi in termini di calcolo grafico. Le macchine virtuali vengono generate al momento, on-demand, e per studenti e docenti l’esperienza d’uso delle applicazioni non cambia.

“Siamo partiti con cinquanta workstation”, precisa Abretti. “La limitazione al momento è data da una interconnessione a livello software, ma la struttura hardware di Lenovo può supportare un centinaio di workstation”. Dalla fase di selezione del vendor all’avviamento, partito nel novembre del 2021, il progetto è stato completato in sei mesi, un tempo non lungo se consideriamo le attuali difficoltà di supply chain. Con il prossimo anno scolastico partirà un secondo slot di Vdi che potranno fornire desktop virtuali a ulteriori 220 client.

L’infrastruttura Vdi creata supporta sia gli studenti a casa sia quelli in sede, nel caso per esempio le macchine standalone presenti nei laboratori non siano in numero sufficiente. I ragazzi e le ragazze possono usare, sia a scuola sia da casa, gli stessi software di progettazione e sistemi Vdi utilizzati anche dalle aziende, e questo rappresenta un vantaggio per il futuro ingresso nel mondo del lavoro. “L’Istituto Gadda è un perfetto esempio di come si possano portare nella scuola delle competenze che saranno poi richieste nelle aziende”, sottolinea Riccardo Tavola, education business development manager di Lenovo. “Uno dei temi cruciali che stiamo affrontando, ed è forse un’eredità positiva lasciata al covid, è la possibilità di rendere più concreta la collaborazione fra mondo della scuole e imprese. Non vogliamo vendere device, ma proporre soluzioni studiate per andare incontro alle esigenze della scuola”.

A oggi, l'istituto ha riconfigurato le cinquanta workstation esistenti in modo che fungano da thin client, trasformando le macchine legacy in piattaforme IT ad alte prestazioni.  "Uno dei cambiamenti più grandi che abbiamo notato è quanto sia semplice configurare e gestire le nostre workstation: possiamo persino eseguire attività di manutenzione da remoto", sottolinea Abretti. "Mentre il numero di studenti ammessi a IIS C. E. Gadda cresce di anno in anno, il livello di efficienza a cui siamo arrivati grazie a Lenovo e Vmware ci consente di mantenere stabile il nostro personale IT".

Gli insegnanti possono creare ambienti personalizzati per ogni lezione e attivarli per gli studenti semplicemente premendo un pulsante, e questo riduce il tempo necessario per preparare il laboratorio per la lezione successiva. Per gli studenti, invece, i vantaggi ottenuti sono la continuità della didattica e anche l’inclusione, perché nessuno è stato costretto ad acquistare un nuovo Pc più performante per poter seguire le lezioni a distanza.  "Ora eseguiamo senza problemi anche le applicazioni più impegnative, come Autodesk AutoCAD e Autodesk Fusion 360, in ambienti desktop virtuali, contribuendo a migliorare le esperienze per i nostri studenti", spiega Rabaglia. “A lungo termine, prevediamo che la possibilità di gestire le nostre workstation da remoto tramite Vmware Horizon ci aiuterà a ridurre i costi e, soprattutto, i tempi operativi per l'IT”.


 

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