Con una nuova acquisizione Microsoft rafforza l’offerta del cloud di Azure per i container, e in particolare i servizi per il motore di orchestrazione Kubernetes. L’acquisto si chiama Kinvolk ed è una startup di Berlino specializzata in soluzioni per sviluppatori che usano Linux. La sua missione dichiarata è quella di “costruire e promuovere un’offerta open source e cloud-nativa di livello enterprise”.
Come spiegato da Brendan Burns, corporate vice president Azure Compute di Microsoft, l’interesse della società di Redmond nasce dal fatto che Kubernets è una piattaforma sempre più utilizzata, grazie alla sua capacità di funzionare sia nel cloud sia on-premises. Dunque, secondo Burns, Kinvolk è la perfetta risposta alle “crescenti necessità dei nostri clienti e ai nostri investimenti in corso sull’open source e su Kubernetes”. Nel primo dei due ambiti, la grande mossa di Microsoft era stata, nel 2018, l’acquisizione di GitHub.
Il team di sviluppatori di Kinvolk contribuisce a diversi progetti open source (e continuerà a farlo, ha garantito Microsoft), come per esempio la distribuzione di Kubernetes battezzata Lokomotive e lo strumento di supporto Inspektor Gadget. Il prodotto più noto è però Flatcar Container Linux, un sistema operativo alternativo a CoreOS Container Linux.
Questo team si unirà alla squadra di Azure e in particolare contribuirà a sviluppare l’offerta di Azure Kubernetes Service (AKS), quella di Azure Arc e “futuri progetti che espanderanno le capacità di Azure come piattaforma per container ibrida”, ha spiegato il manager. Inoltre l’acquisizione di Kinvolk rafforzerà l’impegno di Microsoft nei progetti open source relativi a Kubernetes.