Nexi comprerà Sia, nasce un nuovo colosso europeo dei pagamenti
Con l’acquisizione verrà a crearsi una realtà da 1,8 miliardi di euro di giro d’affari aggregato, con un’offerta completa di servizi e applicazioni di pagamento per il consumatore finale, i merchant e le banche.
Pubblicato il 05 ottobre 2020 da Redazione

Lavori in corsi nel mondo (italiano) dei pagamenti digitali: Nexi sta per allargarsi con l’acquisizione di Sia, storica società per azioni oggi focalizzata sulle soluzioni tecnologiche per il settore bancario e finanziario. La notizia è ufficiale, essendo stata annunciata la firma di un memorandum d’intesa fra le due parti e i rispettivi azionisti di maggioranza, cioè Mercury (società posseduta dai fondi Bain Capital, Advent International e Clessidra) per Nexi e Cassa Depositi e Prestiti e Fsia Investimenti per Sia. L’azionariato sarà ripartito riconoscendo agli azionisti di Nexi il 70% e a quelli di Sia il 30%.
Dall’acquisizione emergerà una nuova realtà (ufficialmente annunciata solo come “nuovo gruppo”), con un giro d’affari annuo di 1,8 miliardi di euro: più precisamente, una realtà da 1,8 miliardi di euro di ricavi aggregati pro-forma e un miliardo di euro di Ebitda aggregato pro-forma al 31 dicembre 2019. Stando alle dichiarazioni, sarà un “player italiano di dimensione europea, pronto a cogliere le opportunità di consolidamento a livello internazionale”.
L’offerta combinata risultante sarà “in grado di coprire l’intera catena del valore dei pagamenti digitali e di servire tutti i segmenti di mercato”: dai servizi di accettazione dei pagamenti digitali per i grandi e i piccoli merchant, alle soluzioni per l’omnicanalità e l’e-commerce, dall’emissione e gestione delle carte alle app per smartphone, dai pagamenti digitali B2B all’open banking, e ancora soluzioni per il trasporto pubblico locale, per le reti interbancarie e per servizi di clearing e trading per le istituzioni.
La nuova paytech italiana, dunque, avrà ambizioni europee da leader, potendo vantare una clientela composta da 2 milioni di merchant e da 120 milioni di carte di pagamento. Un concorrente potenzialmente temibile per la francese Worldline SA, che lo scorso febbraio ha annunciato l’intenzione di acquistare il gruppo Ingenico per 7,8 miliardi di euro.
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