Nuovo standard per le reti a maglia: chi lo supporterà?
La Wi-Fi Alliance ha pubblicato la certificazione EasyMesh, per garantire l’interoperabilità fra dispositivi di produttori differenti. La palla ora passa ai vendor, che dovranno decidere se aderire alla novità o continuare con tecnologie proprietarie.
Pubblicato il 15 maggio 2018 da Redazione

Le reti a maglia diventano più “amichevoli” l’una con l’altra. La Wi-Fi Alliance, ente che sviluppa e mantiene lo standard per le comunicazioni senza fili, ha annunciato la certificazione EasyMesh: lo standard dovrebbe consentire alle persone che utilizzano dispositivi di rete di produttori diversi di creare senza troppi problemi un network a maglia. In questo modo l’organizzazione dovrebbe dare il la per superare il principale ostacolo alla diffusione di questa topologia di rete, in quanto finora router e access point devono essere tutti della stessa marca e, spesso, anche della stessa generazione. Una semplificazione notevole soprattutto in ambito domestico, dove device di questa categoria hanno iniziato a prendere piede negli ultimi tempi, con diversi vendor che propongono soluzioni gradevoli anche dal punto di vista estetico, in grado di coprire ampie superfici con ottime prestazioni.
“Wi-Fi EasyMesh è molto semplice da installare e utilizzare”, ha scritto l’ente. “L’impostazione della rete e la registrazione dei dispositivi richiedono un intervento minimo da parte dell’utente. Una volta stabilito, il network è in grado di auto monitorarsi per assicurare performance ottimizzate. Sfruttando tecnologie provenienti dal Wi-Fi Certified Agile Multiband, Wi-Fi EasyMesh può guidare i device fino all’access point, fornendo il miglior servizio possibile. Wi-Fi EasyMesh può anche modificare la struttura di rete se si verificano nuove condizioni”.
L’ultima parola spetta però ai produttori, che tendono quando possibile a privilegiare tecnologie proprietarie. Al momento non si conoscono eventuali nomi di costruttori che hanno già deciso di appoggiare pubblicamente la nuova certificazione. Se gli utenti dovessero però richiedere a gran voce l’interoperabilità della tecnologia, i produttori potrebbero cambiare idea. E non sarà da sottovalutare neanche il ruolo dei provider, i quali forniscono spesso il router in comodato d’uso e potrebbero trovare agevole il fatto di evitare il lock-in.
MERCATI
- Vendite di Pc in calo del 29%, Hp continua a guardare al futuro
- Vendite di Pc in calo, ma infrastrutture e servizi aiutano Lenovo
- Il cloud fa da traino a Sap, obiettivi più ambiziosi per il futuro
- E-commerce, in Italia solo il 15% sceglie i punti di ritiro
- LinkedIn pianifica licenziamenti ma anche nuove assunzioni
NEWS
- Intelligenza artificiale, un rischio pari alla bomba atomica?
- L’assistente virtuale di Juniper si apre a ChatGPT e ai dati di Zoom
- L’Ai generativa si radica negli sviluppi di Red Hat
- Aziende avanti sul multicloud, ma sicurezza e visibilità sono critiche
- DevSecOps, un corso di formazione per diventare esperti