30/03/2017 di Redazione

Oracle interessata ad Accenture, rumors clamorosi

Secondo alcune fonti confidenziali di The Register, la società di Redwood starebbe eseguendo una due diligence nell'ottica di una possibile acquisizione. Il processo sarebbe però ancora in fase iniziale, con altri soggetti interessati a mettere le mani su

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Se fosse vero, sarebbe uno dei colpi di scena, nonché uno degli investimenti più clamorosi della storia dell'Ict: Accenture acquistata da Oracle. Solo un'indiscrezione, al momento, riportata però da una testata affidabile come The Register, che ha citato una non meglio specificata “fonte”. Secondo quest'ultima, il colosso dei database avrebbe assegnato a un gruppo di consulenti l'incarico di condurre una due diligence per “valutare le sinergie che potrebbero crearsi se acquistassero Accenture nella sua interezza”. Oltre agli aspetti finanziari, la società di Redwood (che non ha confermato né smentito i rumors) starebbe considerando attentamente i pro e contro dell'eventuale impatto di un acquisto come questo sul proprio business. Business che, a quel punto, potrebbe contare su un'offerta consulenziale e di servizi tutta interna, differenziando Oracle da tutta la concorrenza presente sulla scena del cloud computing.

Quanto all'impatto finanziario puro e semplice, certamente non sarebbe da poco: nata negli anni Cinquanta, Accenture è oggi un colosso della consulenza e dei servizi in outsourcing che dà lavoro a 384mila dipendenti e collaboratori, producendo un fatturato annuo (nel 2016) di 32,9 miliardi di dollari. I numeri sono in crescita a discreto ritmo, dato che nell'ultimo trimestre la società ha fatturato 8,3 miliardi di dollari (con un incremento del 6% anno su anno) e raccolto 1,14 miliardi di utile operativo (+5%).

Considerando l'attuale capitalizzazione di mercato di Accenture, intorno ai 75 miliardi di dollari, è chiaro – pur senza poter ipotizzare cifre – che un investimento di questo tipo surclasserebbe di gran lunga tutte le pur dispendiose acquisizioni già compiute da Oracle in passato, come quelle di PeopleSoft (costata 19 miliardi di dollari), di Sun Microsystems (7,4 miliardi) e di Netsuite (9,3 miliardi).

Quanto è credibile la soffiata? I due protagonisti di queste nuove indiscrezioni hanno alle spalle una lunga storia di collaborazione e il lancio, nel 2015, di una divisione aziendale co-partecipata (Accenture Oracle Business Group): un gruppo di lavoro composto da decine di migliaia di consulenti esperti di database e Java. L'accordo fra le due multinazionali è comunque tutt'altro che cosa fatta. Secondo un'altra fonte di The Register, anzi, gli attori seduti intorno al tavolo e seriamente interessati sarebbero più di uno, e un ulteriore contatto ha parlato di una negoziazione ancora in stadio iniziale. “Se l'acquisto di Accenture fosse una gara di cento metri, Oracle al momento ne avrebbe percorsi 10 o 15”.

AGGIORNAMENTO:

Alla luce di queste indiscrezioni, diversi analisti hanno espresso scetticismo in merito alla opportunità o alla fattibilità dell'acquisto. Brian Essex di Morgan Stanley, per esempio, ha sottolineato come Accenture sia “uno fra i principali partner e system integrator su scala mondiale per nomi come Sap, Salesforce.com e ServiceNow, per citarne alcuni. Un'acquisizione da parte di Oracle, per un partner di aziende come queste, potrebbe mettere a rischio una significativa fetta di fatturato”. Sul problema di un conflitto di interessi si è espresso anche Walter Pritchard, analista di Citigroup, rimarcando che “le società di servizi sono viste come credibili agli occhi dei clienti quando esse sono in larga misura indipendenti”.

 

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