30/03/2021 di Redazione

Partner Oracle ingaggiati nella cloud migration dei processi core

Al recente Partner Executive Forum, Oracle sottolinea le opportunità per il canale che investe in competenze e servizi basati sul proprio cloud. Cresce l’impegno nella creazione di un’infrastruttura di cloud data center mondiale e l’apertura al multicloud

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Il canale dei partner è sempre più al centro della strategia cloud di Oracle. Il messaggio è incoraggiante ed è quanto è stato ribadito in occasione del recente Oracle Partner Executive Forum, l’incontro che annualmente il vendor dedica al proprio ecosistema di partner composto da rivenditori, system integrator e ISV.

Un canale che oggi viene ingaggiato per imprimere una poderosa accelerazione alla trasformazione in ottica data driven dei processi aziendali dei clienti, ovviamente attraverso il cloud e con l’ausilio di un’offerta di servizi.

Premiate le competenze e i servizi offerti dai partner Oracle

Si tratta di una strategia che è sostanzialmente in linea con quella dello scorso anno, ma sulla quale abbiamo voluto sottolineare, e premiare, l’importanza delle expertise e delle competenze, sempre più indispensabili per lo sviluppo di progetti di successo – ha commentato Robert Scapin, Alliances & Channels EMEA South Cluster Leader di Oracle -. Criteri assimilati all’interno dell’OPN Modernized (dove OPN sta per Oracle Partner Network – ndr), al quale ha ormai aderito il 90% dei nostri partner. Un network che si distingue tra le differenti figure Build, Expert, Service e License&Hardware, che da quest’anno potranno godere di rebate aggiuntivi se in grado di sviluppare un’offerta di servizi appoggiandosi al cloud Oracle”.

In crescita il fatturato generato dai partner Oracle

Un canale che ha realizzato risultati importanti nel corso dell’ultimo anno, arrivando a rappresentare il 70% del fatturato complessivo generato in Italia, mentre la parte di implementazione e di cloud consumption, basata su IaaS e PaaS, è raddoppiata nei risultati, con il contributo dei partner che è arrivato al 51% rispetto il 48% dello scorso anno. Del 70% è poi il coinvolgimento dei partner nello sviluppo di progetti SaaS, un’area che per Oracle ha avuto un boost di crescita del 134% in un anno.

Una forte accelerata, quindi, nell’intervento dei partner nella digitalizzazione dei clienti. Un balzo che gli analisti considerano che in assenza della pandemia avrebbe impiegato almeno quattro anni per arrivare allo stesso livello, dove i nostri partner si sono dimostrati in grado di rispondere in maniera puntuale alle esigenze del mercato” riconosce Scapin, che indica nel valore dell’essere parte di un ecosistema di partner e nello sviluppo di competenze gli elementi catalizzatori di questa reazione.

Competenze dei partner Oracle, ingredienti necessari per generare servizi e attivare la cloud consumption

Una formazione dei partner che Oracle supporta sia attraverso una struttura di alleanze, sia direttamente attraverso la propria University, accompagnandoli nello sviluppo degli skill necessari fin dalle primissime fasi della generazione della domanda. Competenze che saranno sempre più indispensabili per la creazione di servizi e l’attivazione di quella cloud consumption cui Oracle ora sta mirando a fare crescere.

L’elemento distintivo è un cloud costruito su basi altamente tecnologiche che si propone fin da subito per supportare la migrazione dei workload e delle applicazioni mission critical delle aziende, garantendo robustezza, funzionalità, flessibilità e alti livelli di sicurezza.

Cloud Oracle, robusto e tecnologico e aperto al multicloud

Si tratta di un cloud appositamente nato per i workload critici che ora si presta a lavorare anche in modalità multicloud, con l’apertura verso altri mondi. Tra questi, Microsoft Azure, con il quale Oracle ha attivato collaborazioni anche per l’ampliamento della propria infrastruttura mondiale di Data Center Cloud, che presto vedrà anche una presenza in Italia.

Altro nome è quello di VMware, insieme alla quale è stata costruita una cloud solution che permette, attraverso una dashboard, di gestire i carichi di lavoro tra quello che si ha in cloud e quello che risiede on premise quasi senza soluzione di continuità. Un concetto di multicloud che evidenzia la logica di ecosistema con cui Oracle intende ora muoversi in un mercato che sta cambiando velocemente. Ecosistema certamente con e tra i propri partner, ma anche coinvolgendo altri partner tecnologici, nomi con i quali era improbabile pensare a una collaborazione fino a qualche tempo fa.

ISV, un nuovo mondo da coltivare tra i partner Oracle

Attualmente le nostre priorità strategiche comprendono lo sviluppo della cloud consumption e l crescita ulteriore della parte SaaS e di quella Sell – riprende Scapin -. A queste si aggiunge l’obiettivo di sviluppare il rapporto con gli ISV, un mondo che non è mai stato troppo nell’orbita di Oracle, ma che ora, con una struttura dedicata, stiamo targettando e supportando, potendo loro dimostrare che le loro soluzioni lavorano meglio e soprattutto a un minor costo sul nostro cloud. Agli ISV, in particolare, siamo in grado di offrire tutta una serie di tecnologie e di feature, dalla block chain alle analytics, che gli consentano di trasformare in maniera più semplice, veloce e sicura le loro applicazioni”.

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